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Gli ex Pip scendono in piazza a Palermo per protestare: chiedono la stabilizzazione

I lavoratori del bacino ex Pip sono scesi oggi in piazza, a Palermo, per protestare. Il corteo è stato organizzato dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl, Alba, Alpi, Asud, Cisal, Confintesa, Ursas che protestano contro una serie di mancati adempimenti che avrebbero dovuto garantire il contratto di lavoro e la regolarità nei pagamenti.

Con l’ultima finanziaria regionale era stato definito il percorso di stabilizzazione dei circa 3200 lavoratori, i quali a loro volta entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, avrebbero dovuto optare per transitare nella Resais. Un termine che, come lamentano i sindacati, è stato più volte prorogato, a causa dell’impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri, rispetto alla quale la Regione si è opposta alla Corte Costituzionale.

Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, spiega che "la questione della stabilizzazione dei Pip è irrisolta, la norma è rimasta solo carta straccia. Il tempo stabilito in 60 giorni per la formalizzazione dell'adesione dei lavoratori è ormai scaduto senza che il governo regionale abbia convocato le parti per definire, attraverso le organizzazioni che rappresentano i lavoratori, le regole contrattuali da applicare e le modalità di accesso con la specifica dei termini del contratto individuale da sottoscrivere. E' incredibile pensare che i lavoratori del bacino possano transitare alla cieca alla Resais senza avere chiaro il loro status giuridico e contrattuale. Ritengo sia diritto di qualsiasi lavoratore avere contezza della propria condizione lavorativa. La protesta ha l'obiettivo di avviare il tavolo di concertazione con il governo regionale per  affrontare compiutamente la questione del passaggio alla Resais ma anche la questione  del pagamento regolare dei sussidi ancora irrisolta".

Sono previste tutte una serie di manifestazioni: è stato proclamato lo stato di agitazione e oggi un corteo è partito dal Politeama verso Piazza del Parlamento. Domani un altro sit-in è previsto dalle 9 davanti all’Ars. Giovedì un corteo partirà dall’assessorato al Bilancio e si dirigerà fino alla Prefettura. Venerdì altro sit-in tutto il giorno davanti a Palazzo dei Normanni. Nel pomeriggio la notizia che i lavoratori sono stati convocati per domani pomeriggio alle 16 in commissione Bilancio. Resta infatti da sciogliere anche il nodo delle risorse stanziate.

I sindacati dicono "basta" e chiedono la stabilizzazione. Nell'intervista Mimmo Russo.

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