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Di Maio: "Se a Corleone ci sarà anche un solo eletto di M5s ritirerò il simbolo"

"Non metterò mai in dubbio che questo governo è contro la mafia. Io tornerò a Corleone e andrò a incontrare la stragrande maggioranza dei cittadini. Se lunedì mattina ci sarà un solo eletto del M5s in Consiglio comunale ritirerò il simbolo. Perché non possiamo rischiare che ci sia anche solo un voto della mafia". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, in visita oggi a Palermo nello stabilimento Fincantieri rispondendo ai cronisti.

Dopo avere disertato la visita a Corleone a seguito del caso della foto che ritrae il candidato sindaco M5s Maurizio Pascucci col nipote del boss Bernardo Provenzano, il vicepremier e leader dei grillini, nel giorno del silenzio stampa alla vigilia delle elezioni comunali di Corleone, non usa mezzi termini: il simbolo del Movimento 5 Stelle non entrerà in Consiglio Comunale.

"Io sono un ministro della Repubblica. Lo Stato non tratta e non parla con la mafia. Quella foto - aggiunge Di Maio - anche se fatta in buona fede, comunica a quel mondo lì qualcosa di malsano perché dice qui il M0vimento 5 Stelle è vicino al nipote di Provenzano. Ieri andare lì sarebbe stato un segnale deflagrante per tutto il Paese".

Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro, ha risposto anche sulla manovra e su eventuali modifiche dopo la bocciatura di Bruxelles: "Su reddito di cittadinanza e riforma Fornero a quota 100 non è ipotizzabile alcuna riduzione della platea", risponde. "C'è la legge di bilancio, è chiaro che stiamo portando avanti il progetto di creare le carte di credito, che funzioneranno come le normali carte, per 5-6
milioni di italiani: lo devono sapere il reddito di cittadinanza sta per arrivare", assicura il vicepremier.

"Noi abbiamo investito su queste due misure (reddito di cittadinanza e quota 100, ndr) che significano creazione di nuovi posti di lavoro. Vogliamo che le istituzioni europee capiscano che servono a fare ripartire il paese e a ridurre il divario fra Nord e Sud. Possiamo modificare la legge di bilancio ma su altri punti".

Sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice dei 5 Stelle, Cinzia Leone: "Come senatrice della Repubblica, espressione anche del territorio di Corleone - dice - sono pienamente concorde con la posizione del nostro capo politico, Luigi Di Maio. Corleone ha espresso un deputato M5s e lo stesso avrebbe dovuto vigilare, chissà, magari attendere tempi più maturi per  presentare una lista 5 Stelle proprio perché i primi garanti del territorio, soprattutto quelli ad alta densità mafiosa, siamo noi, gli eletti".

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