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Sciopero dei medici, la protesta a Palermo

Hanno incrociato le braccia perché vogliono un rinnovo contrattuale adeguato. Sciopero dei medici in tutta Italia e quindi anche in Sicilia. Oggi lo stop a migliaia di interventi chirurgici programmati negli ospedali ed inevitabili disagi per i cittadini: medici e veterinari del Sistema sanitario nazionale incrociano infatti le braccia per 24 ore.

Alla base dello sciopero, la richiesta di maggiori fondi per la Sanità pubblica, che i sindacati dei camici bianchi definiscono "ormai al collasso", ed il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da dieci anni. Ma la protesta, tengono a precisare le organizzazioni sindacali, è anche a favore dei cittadini stessi, per garantire a tutti un'assistenza adeguata.

Oggi sit-in davanti l’assessorato regionale a Palermo. Nel video l'intervista a Tony Palermo, segretario Assomed.

Sulla protesta interviene anche Franco Lavalle, segretario nazionale Ussmo (il sindacato medici ospedalieri Universo Sanità). "E' solo l'ultima offesa della sanità pubblica ai medici ospedalieri - commenta -. Forse la più imbarazzante degli ultimi vent'anni subita da una classe medica già profondamente vessata dalla mancanza di organico e per questo obbligata a turni così massacranti da mortificare dignità e valore della professione. Dopo dieci anni di blocco contrattuale è scandaloso umiliare ancora una volta un'intera categoria, proponendo un aumento della retribuzione del 2.90% a fronte del 3.48% di aumento dei contratti pubblici, escludendo dal monte salari indennità di esclusività e retribuzione individuale di anzianità, che tra l'altro non sono state accantonate dalle regioni".

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