Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Vajda, il direttore sceglie Palermo per il suo primo impegno in un teatro d’opera italiano

Apprezzato debutto al Teatro Massimo di Palermo per il duo registico Ricci/Forte, vincitori del Premio Abbiati 2018, e per il direttore ungherese Gregory Vajda, al suo primo impegno in un teatro d’opera italiano.

In scena, con il progetto creativo di Ricci/Forte e la regia di Stefano Ricci La mano felice / Il castello del principe Barbablù, spettacolo che si è aperto con la musica d’accompagnamento per una scena cinematografica opera 34 di Schönberg, cui poi sono seguiti il breve atto unico La mano felice sempre di Schönberg e Il castello del principe Barbablù di Béla Bartók, in occasione del centenario dalla prima rappresentazione.

A dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo è stato Gregory Vajda, al debutto in Italia, che dell’opera di Bartók è uno degli interpreti più affermati. In scena apprezzatissimi il basso Gabor Bretz, protagonista di entrambe le opere, e il mezzosoprano Atala Schöck; con loro gli attori Giuseppe Sartori e Piersten Leirom, un gruppo di performers e il Coro del Teatro Massimo diretto da Piero Monti.

ricci/forte hanno scelto come ambientazione per le due opere il circo con i suoi “orrori” e con i suoi eccessi, i suoi lustrini e la spinta all’inseguimento di sempre nuovi record, con le scene di Nicolas Bovey, i costumi di Gianluca Sbicca, le luci di Pasquale Mari e i movimenti curati da Marta Bevilacqua.

Temi comuni alle due opere sono il «viaggio visionario verso la Notte, sulle capacità dell’Uomo di affrontare i fallimenti in relazione col mondo esterno e sul tentativo di porre fine alla sua solitudine» e il rapporto conflittuale tra uomo e donna, che nell’atto unico di Schönberg è l’amore cieco e continuamente disilluso dell’uomo per la donna, mentre nel Castello del principe Barbablù dietro le porte chiuse del castello si nascondono i diversi aspetti della personalità dell’uomo.

Repliche domani alle 18.30, mercoledì 21 novembre alle 18.30, domenica 25 novembre alle 17.30 e martedì 27 novembre alle 20.30.

Caricamento commenti

Commenta la notizia