Nuovo colpo di scena per il passante ferroviario di Palermo. In una riunione all'assessorato di via Leonardo da Vinci tra Rfi, Sis, le organizzazioni sindacali e l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone l'azienda ha comunicato a Rete Ferroviaria Italiana la sua intenzione di rescindere il contratto. L'opera, quella del passante ferroviario di Palermo, è completata al 95%, e ancora mancano, dati alla mano, lavori per 60 milioni.
La decisione sarebbe arrivata perchè la Sis ha ritenuto troppo alti i costi, dichiarando una perdita, allo stato attuale, di almeno cento milioni di euro. La legge tecnicamente consente all'azienda la possibilità di rescissione, avendo superato il "sesto quinto" della lavorazione e dell'importo.
Dunque ora per concludere l'opera si aprono scenari che fino ad ora erano stati solo immaginabili, ma certo non è una situazione facile. La lavorazione del passante, secondo quanto ha sempre comunicato Rfi, rimane comunque in piedi e non è in discussione, grazie a contratti quadro che permetterebbero comunque di concludere le opere ancora in corso, ma certo è che la situazione è quanto mai incerta.
Con la Sis comunque ci sarà un altro incontro per stabilire ad esempio cosa fare con la tratta di vicolo Bernava, uno dei grandi problema dell'opera palermitana che viaggia già con anni di ritardo. Novità anche per quanto riguarda i licenziamenti dei 216 operai. Lunedì, in un nuovo incontro nella sede della Sis, in via Parlatore, saranno definite le modalità per procedere gradualmente ai licenziamenti, scaglionati tra novembre e gennaio, ma che dovrebbero essere ricollocati.
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