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Forello: "Resto in M5s, ma dobbiamo ricostruire la nostra identità e tenere testa alla Lega"

Ugo Forello

"Sono e resto nel Movimento 5 Stelle, non cambio maglia. Ci credo ancora". Ugo Forello, ormai ex capogruppo di M5s al Consiglio comunale di Palermo, stana qualsiasi voce su una sua ipotetica uscita dal Movimento, dopo le polemiche dei giorni scorsi su chi aveva già annunciato la sua destituzione da capogruppo a seguito delle critiche espresse nei confronti delle dichiarazioni di Di Maio e Di Battista sui giornalisti riguardo il caso Raggi.

Forello verrà comunque sostituito "perché che dovesse esserci una rotazione era già scritto nelle regole interne di M5s", spiega. Ma i malumori per le sue critiche verso Di Maio e Di Battista avranno certo accelerato i tempi. La sostituzione dovrebbe avvenire quasi certamente mercoledì, alla prossima riunione consiliare.

Sarà Antonio Randazzo il nuovo capogruppo, come annunciato dal tanto discusso post su Facebook dei giorni scorsi? "Potrebbe essere lui, come Giulia Argiroffi, se si vuole rispettare una rotazione di genere. Poco importa chi sarà, ciò che contesto - sottolinea Forello - sono le modalità con cui sarebbe avvenuta la mia sostituzione. Tramite il canale Facebook. Una decisione che invece spetta e viene presa a maggioranza dal gruppo consiliare". Forello resterà comunque nei Cinquestelle e tiene a ribadire la sua fedeltà al Movimento: "Se dovessi andare via mi dimetterei da consigliere comunale, non potrei restare con un'altra maglia".

Resta, ma dalla parte dei "critici" di M5s. "Un Movimento che deve ora giocare la sua battaglia più grande: ricostruire la sua identità. Per questo dobbiamo ripartire dalla base, dal coinvolgimento degli attivisti con riflessioni e dibattiti".

Un Movimento messo alla prova da divisioni interne (vedi i "ribelli" del decreto Sicurezza) e da un alleato di governo, la Lega, che prende consensi. "La nostra grossa battaglia è distinguerci dalla Lega che continua la sua scalata. Quest'ultima ha un'identità forte di destra. La sua ascesa è agevolata - ribadisce Forello - proprio da una mancanza di identità forte di M5s, che dobbiamo riprenderci". Su temi come immigrazione e sicurezza "stiamo perdendo la battaglia". Forello, molto vicino alle linea di Fico, crede in un "M5s che porti avanti tesi progressiste, sociali. La difesa dei diritti umani deve stare alla base".

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