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Palermo, sei beni confiscati destinati ad attività sociali: pubblicata la gara dei lavori

Sei nuovi immobili da destinare ad attività sociali in diverse zone della città, soprattutto periferiche. È il programma che su input della giunta comunale si sta attuando in questi giorni con la ristrutturazione di alcuni edifici di proprietà dell’amministrazione e la destinazione a fini sociali di tre beni confiscati alla mafia.

Si tratta in particolare di interventi previsti a Villagrazia, dove sarà realizzato un centro per accoglienza e orientamento di cittadini con disabilità, in via Messina Marine, dove sarà realizzato il terzo dormitorio per cittadini senza dimora e, infine, allo «Sperone» dove sarà ristrutturato un immobile da destinare ai servizi sociali comunali.

Per questi interventi è prevista una spesa complessiva di circa 700 mila euro a carico del PON Metro e sul sito del Comune è stata pubblicata la gara per la progettazione dei lavori.

Tramite l’utilizzo di tre immobili confiscati alla mafia, saranno invece realizzate strutture per l’associazionismo sociale della città.

Contemporaneamente l’amministrazione sta lavorando con l'Agenzia per i beni confiscati anche per l’assegnazione di appartamenti da destinare all’emergenza abitativa. Un primo gruppo di una quindicina dovrebbe essere consegnato nei prossimi giorni per essere immediatamente affidato a cittadini compresi nelle relative graduatorie. Dice il sindaco Leoluca Orlando: «si tratta di sei interventi diversi, ma che fanno parte di un’unica operazione per dotare la città di nuovi spazi fisici dedicati alle attività sociali in senso più ampio, valorizzando immobili di proprietà o confiscati alla mafia e che si trovano in diversi quartieri. Un modo per valorizzare anche il ruolo dell’associazionismo che svolge a Palermo un compito importante nell’offrire servizi di comunità e di promozione della cittadinanza».

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