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Palermo, la giunta comunale approva il bilancio di previsione

La giunta comunale di Palermo ha approvato ieri sera il bilancio di previsione 2018. Il totale della spesa corrente prevista sarà pari a 887 milioni di euro, di cui 697 gravanti su risorse comunali, mentre la spesa in conto capitale si assesterà a 351 milioni di cui 47 su risorse comunali. Le previsioni di entrate correnti di natura tributaria nel 2018 si attestano intorno ai 540 milioni, quelle extra tributarie sui 130 milioni.

«Si tratta della risposta più completa e chiara che si potesse dare a quei gufi che, ancora in queste ore continuano a
straparlare di crisi e tagli indiscriminati che non ci sono stati. Un bilancio - dice il sindaco Leoluca Orlando - che
fornisce risposte chiare e precise alle esigenze di tenuta dei conti del 'sistema comune' e allo stesso tempo fa una chiara scelta di campo: le persone, i diritti e i servizi soprattutto per chi ha più bisogno e per garantire sviluppo non sono secondi alle esigenze contabili ma possono convivere con esse».

L’assessore Antonino Gentile aggiunge: «Abbiamo fatto un’operazione di lungo respiro che ci permette da un lato di avere un quadro chiaro al 100% delle necessità dell’ente e del sistema delle partecipate per i prossimi anni e dall’altro di dare risposte concrete a tanti bisogni della città. Contrariamente a quanto alcuni hanno prospettato nei giorni scorsi, infatti, grazie alla politica di aumento dell’entrare tramite la programmazione comunitaria e grazie alla
riorganizzazione della spesa siamo riusciti a destinare maggiori risorse a settori chiave quali la spesa sociale (+56 milioni, totale di spesa 92 mln), l’ordine pubblico e la sicurezza (+8,5 mln, totale 50 mln), il turismo (+1,6 mln, totale 2,9 mln), l'edilizia abitativa (+2,9 mln, totale 51,9 mln), la tutela dell’ambiente (+6,4 mln, totale 137 mln)».

«Allo stesso tempo - spiega Gentile - il bilancio include nel triennio 2018-2020 ben 295 milioni di euro per accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità e oltre 24 milioni al fondo rischi contenziosi, quindi fino a coprire il 100% delle cause a rischio soccombenza».

L’assessore al Bilancio, sottolinea anche che «tutto questo avviene con un grande sforzo, alla luce dei tagli ai trasferimenti da parte dello Stato e della Regione, il cui contributo alla spesa comunale è ormai ridotto al lumicino».
Le previsioni di entrate correnti di natura tributaria nel 2018 si attestano intorno ai 540 milioni, quelle extra
tributarie sui 130 milioni.

Per Orlando, «questo è un bilancio profondamente politico, perché dimostra che si può e si deve amministrare tenendo conto di tutte le esigenze di una città complessa come Palermo; prime fra tutte le esigenze delle persone, quindi con la destinazione di fondi adeguati alle politiche sociali e per contrastare la povertà diffusa; le esigenze dello sviluppo urbano armonioso, con fondi per la sicurezza, per la tutela dell’ambiente, le infrastrutture e per il turismo che sono gli elementi cardine per costruire uno sviluppo duraturo nel tempo».

Con il bilancio, l’amministrazione chiude il tema dei disallineamenti, «riconoscendo - prosegue Gentile - crediti
vantati dalle partecipate per euro 28 milioni che hanno trovato copertura con apposito accantonamento già incluso in sede di rendiconto 2017. Quanto ai crediti non spettanti per complessivi 42,4 milioni, è stato operata nel triennio 2018/2020 l'accantonamento delle somme per fronteggiare il rischio perdite nei bilanci delle società partecipate».

Il sindaco afferma che «questo bilancio fa emergere in tutta la sua rilevanza, l’idea di un progetto complessivo di
programmazione, che è necessariamente una programmazione dello sviluppo della città e quindi anche delle fonti extracomunali cui attingere nuove risorse di fronte ai tagli di Stato e Regione. Una programmazione che ha la finalità di assicurare certamente gli equilibri di bilancio così come la garanzia di servizi per la città e i cittadini».

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