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Palermo, Sperone centro dello spaccio: scoperta altra crack house, due arresti

crack e soldi a Palermo

Scoperta un'altra crack house in uno stabile in piazzale Ignazio Calona allo Sperone a Palermo.

I carabinieri hanno fatto irruzione in un appartamento sorprendendo Salvatore Tutone, 19 anni, mentre lanciava qualcosa dalla finestra. I militari che nel frattempo si trovavano in strada, hanno recuperato tre buste trasparenti chiuse ermeticamente, contenenti complessivamente 60 involucri di plastica bianca termosaldata con all’interno del crack.

Dopo la perquisizione sono stati trovati e sequestrati circa 115 grammi di cocaina, 3.705, euro in banconote e monete di vario taglio, un bilancino di precisione ed un foglio di carta con nomi e cifre. Tutone è stato arrestato e portato nel carcere Pagliarelli di Palermo.

In Largo Giuseppe di Vittorio, sempre nel quartiere Sperone, i carabinieri hanno arrestato un ventonovenne, Danilo Lo Nardo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari  lo hanno notato mentre si aggirava con fare sospetto  in Largo Di Vittorio e lo hanno perquisito. Appena ha visto la gazzella dei carabinieri  ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato ben presto raggiunto. Il pusher  aveva addosso 70 euro in banconote e 13 involucri termosaldati, contenti tre grammi circa di crack.

Per Lo Nardo sono statti disposti gli arresti domiciliari  in attesa della relativa udienza di convalida. Tutto lo stupefacente sequestrato nel corso delle operazioni antidroga, sarà sottoposto alle analisi di laboratorio presso il laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale dei carabinieri di Palermo per le analisi qualitative e quantitative.

Quali sono le origini del crack

Il crack o base è una sostanza stupefacente nata in America molto diffusa anche in Gran Bretagna a partire dagli anni ottanta. Viene ricavata, tramite processi chimici, dalla cocaina. Viene poi assunta inalando il fumo dopo aver surriscaldato i cristalli in pipe apposite di vetro o ricavate spesso da bottiglie di plastica modificate o lattine. Questa operazione provoca degli scricchiolii che danno origine al suo nome. E’ stato originariamente concepito e sintetizzato per uno scopo ben preciso: era destinato ai cocainomani cronici come sostituto della cocaina, in quanto l’assunzione nasale provocava la distruzione dei tessuti nasali, per cui l’unica modalità di assunzione alternativa era rappresentata dall’inalazione. E’ uno stupefacente altamente pericoloso in grado di indurre elevata dipendenza e rapida assuefazione psicologica e fisica, inoltre è in grado di aumentare gli istinti violenti e disinibire i principali centri di controllo del sistema nervoso centrale. Spesso porta all’alienazione sociale o a forme di psicosi. Gli effetti del “crack” hanno una “salita” immediata, intensa e molto breve (3-4 minuti). Il “crack” viene sintetizzato a partire dalla cocaina in polvere (cocaina cloridrato) con una base debole (solitamente bicarbonato di sodio o ammoniaca, che rendono la sostanza pura precipitandola, eliminando l’acido cloridrico usato per renderla solubile in acqua.

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