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No ai cellulari al Gonzaga di Palermo, gli studenti: ora comunichiamo di più tra di noi

Parlano gli studenti e i docenti dell'istituto Gonzaga di Palermo dopo l'entrata in vigore del regolamento che impone ai ragazzi di consegnare il cellulare, durante le ore curriculari.

Divieto che si estende anche durante la ricreazione e il pranzo. L'obbligo è quello di consegnare lo smartphone in presidenza a inizio giornata, per poi riprenderlo prima dell’uscita, nel pomeriggio.

"I ragazzi adesso comunicano di più tra di loro, - spiega la professoressa Angelica Sgarlata - sono molto più attenti in classe. Non hanno più la frenesia di controllare WhatsApp o Instagram. Penso che gli studenti abbiano accolto bene questa novità, nonostante un piccolo allarmismo iniziale".

"All'inizio eravamo più scettici - dice Letizia Bianco - ma pian piano ci stiamo rendendo conto che si tratta di una buona idea, riusciamo a comunicare di più fra noi compagni e con i professori. Non possiamo usarli nemmeno a pranzo o fuori dall'aula, e questo ci sta aiutando a comunicare di più".

"Giustamente questa iniziativa ci sta allontanando un po' dal mondo digitale - dice Marco De Rosa -. Un'idea ottima per stare più attenti durante le lezioni, e conoscere maggiormente il mondo reale".

"Già lo scorso anno avevamo sperimentato questo sistema con gli studenti delle medie - spiega Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga - visto che abbiamo più volte constatato che i ragazzi per colpa dei cellulari si isolano troppo. Questa iniziativa non vuole essere antitecnologica, anzi vuole favorire un uso corretto della tecnologia".

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