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Migranti picchiati a Trappeto, il capitano Pisano: "Aggressione feroce, c'era la volontà dello scontro"

«E' stata un’aggressione feroce iniziata con un pretesto. La ferma volontà di trovare un punto di scontro con questi ragazzi che stavano festeggiando il Ferragosto come tutti gli altri in quella spiaggia». Lo dice il comandante della compagnia dei carabinieri di Partinico Marco Pisano che ricostruisce quando avvenuto a Trappeto la notte di Ferragosto con il pestaggio in due fasi di sei giovani migranti e della loro accompagnatrice.

«Gli aggressori rivendicavano il diritto esclusivo di vivere e di festeggiare il Ferragosto in spiaggia senza la presenza dei ragazzi di origine africana. Sono state anche coinvolte due donne legate dai vincoli di parentela o comunque compagne degli indagati. Le ultime aggressioni sono maturate - aggiunge il comandante - in un contesto di subcultura.

L’aggressione per come è ricostruita sulla base delle dichiarazioni delle persone offese è avvenuta in due tempi, ed è stata molto feroce per come si vede dalle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza. Le conseguenze potevano essere più gravi data l'intensità dei colpi sferrati e degli oggetti utilizzati. Per colpire i minori inermi gli aggressori si sono serviti di bastoni e pietre. Tutti hanno precedenti di polizia. Uno degli indagati era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale».

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