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Migranti della Diciotti, arrivati in procura a Palermo gli atti dell'inchiesta. Salvini: "Non ho paura, non mi fermo"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini

Sbarcano a Palermo gli atti dell'inchiesta a carico del ministro dell'interno Matteo Salvini e il capo di gabinetto Matteo Piantedosi sul trattenimento illegale dei migranti soccorsi dalla nave Diciotti della guarda costiera. Un militare della guardia costiera li ha depositati in tarda mattina nella segreteria del procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Lo Voi.

Il fascicolo è stato trasmesso dalla procura di Agrigento che ha aperto l'indagine perché sia "girato" al tribunale dei ministri, entro 15 giorni con eventuali richieste, anche istruttorie.

Salvini e Piantedosi sono indagati per sequestro di persona a scopo di coazione, sequestro di persone, omissione di atti d'ufficio, abuso d'ufficio e arresto illegale. Nel fascicolo trasmesso alla Procura di Palermo, oltre ai verbali con le testimonianze dei funzionari del Viminale e degli ufficiali della Guardia costiera sentiti, c'è la memoria dei pm che illustra gli aspetti tecnico-giuridici del caso.

"Cinquanta pagine di accuse nei miei confronti, 5 reati contestati, 30 anni di carcere come pena massima. Di politici ladri, incapaci e codardi l'Italia ne ha avuti abbastanza. Contate su di me, io conto su di voi", scrive intanto su Twitter Salvini.

"Voi pensate che io abbia paura e mi fermi? Mai", aggiunge su Facebook. "So che in Italia ci sono tanti giudici liberi, onesti e imparziali, per me 'prima gli Italiani' significa difendere sicurezza e confini, anche mettendosi in gioco personalmente".

 

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