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Migranti picchiati a Partinico la notte di Ferragosto, per i tre giovani l'accusa è di odio razziale

La spiaggia di Trappeto, nei pressi della Ciammarita

I giovani partinicesi che la notte di Ferragosto hanno picchiato i cinque minori ospiti e l'educatrice della comunità Mediterranea sono accusati di lesioni aggravate dall’odio razziale. Tre sono stati identificati, su quarto giovane ci sono indagini in corso.

Il pestaggio è avvenuto in piena notte al termine di una festa in spiaggia in cui uno dei migranti ha riportato una frattura al volto guaribile in 20 giorni. Gli indagati avrebbero inseguito il pulmino dalla spiaggia di Ciammarita di Trappeto fino a Partinico. Qui sarebbe proseguita l’aggressione.

Fondamentali per le indagini le immagini dei sistemi di videosorveglianza lungo il percorso dell’inseguimento. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Partinico coordinati dalla procura di Palermo. I militari dopo avere sentito anche diversi testimoni sono riusciti a risalire ai proprietari delle quattro auto che inseguivano il pulmino.

A chiudere il cerchio anche i racconti dei migranti, quattro gambiani e un ivoriano, che hanno contribuito a chiarire la dinamica del pestaggio.

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