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Costruito nel 1989 e poi abbandonato, la storia del Velodromo di Palermo

La struttura del Velodromo di Palermo, pronto alla riapertura entro dicembre dopo uno stop di due anni, è stata costruita tra il 1989 e il 1990 ed ebbe un costo complessivo di 17 miliardi di lire.

Il primo nome dell'impianto è “San Gabriele”, dal nome del terreno su cui venne costruito, appartenente ad un fondo confiscato a una famiglia mafiosa.

L'impianto fu inaugurato il 2 febbraio 1991, con una sfida evento tra di velocità tra il tedesco Michael Hübner e l’italiano Claudio Golinelli.

Negli  anni successivi il Velodromo fu in parte accantonato e recuperato in previsione del campionato del mondo di ciclismo su pista del 1994, disputato fra il 15 e il 20 agosto di quell'anno. Poco prima dell'inizio dei Mondiali, il 30 maggio dello stesso anno, la struttura fu intitolata a Paolo Borsellino, visto che il giudice era un cicloamatore.

L’impianto  tornò ad ospitare un evento internazionale in occasione della XIX Universiade del 1997, venendo utilizzato per disputare le partite dei gironi di qualificazione del torneo di calcio. Negli anni successivi il Velodromo ha ospitato incontri di rugby, football americano e calcio minore oltre a partite benefiche, spettacoli, concerti e i tornei della rassegna “Mediterraneo antirazzista”.

Nel marzo del 2016 le tribune del Velodromo furono giudicate inagibili e pericolanti, perciò assolutamente inadatte per ospitare qualsiasi tipo di evento e la struttura fu di nuovo chiusa, fino ai nuovi lavori.

S. I.

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