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"La spirale della vita", a Palermo un'installazione in memoria delle vittime di mafia

"La spirale della vita" di Gianfranco Mareggiato

"La spirale della vita" che dice no alla mafia: è la grande installazione realizzata dall'artista veneziano Gianfranco Meggiato in memoria di tutte le vittime uccise da cosa nostra e presentata oggi pomeriggio a Palermo. L'opera, inserita nel programma I-design di Manifesta 12, sarà visitabile in piazza Bologni da domani 19 luglio, (non a caso) in occasione del 26° anniversario dell'attentato mafioso in cui furono uccisi per mano mafiosa il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.

Realizzata con circa duemila sacchi militari per un diametro di 10 metri e alta 4 metri, è l'installazione temporanea più grande mai realizzata a Palermo in onore delle vittime di mafia.

La spirale ha forte valore simbolico: rappresenta il flusso della vita. “Solo il libero pensiero, l'acquisizione di consapevolezza e non le armi – sottolinea l’artista Gianfranco Meggiato - possono salvare l'uomo da se stesso. L'uomo non ha bisogno di sovrastrutture ma, direttamente, con l'umiltà dell'apprendista, dovrà percorrere il proprio individuale labirinto per arrivare alla conoscenza".

"L'opera di Meggiato simboleggia la rinascita di un pensiero e di una coscienza che risveglia valori sopiti - dice la curatrice Daniela Brignone - Partendo dalla storia egli riscrive idealmente il futuro di un territorio, ridando un senso alla lotta per la libertà individuale. Attraverso l'espressione artistica, Meggiato traccia un percorso iniziatico, sospeso spazialmente e temporalmente, per ridestare gli animi dall'indifferenza al fine di intravedere la luce. La Spirale della vita coniuga così il valore dell’arte e della cultura a quelli dell’umanità”.

L'opera è accessibile anche alle persone con disabilità motorie e ipovedenti, grazie alla presenza di guide in braille.

A patrocinare l’evento il Comune, il Museo Riso, il No Mafia Memorial - che si trova a pochi passi dal luogo in cui verrà installata l'opera -, il Centro Paolo Borsellino, il Marca (Museo delle Arti di Catanzaro) e la Fondazione Rocco Guglielmo.

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