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Depuratori, a Palermo il primo cantiere dopo le sanzioni Ue: si parte da via Messina Montagne

Sono i lavori per la nuova rete fognaria nella zona di via Messina Montagne, al confine con Villabate, il primo cantiere avviato dal Comune di Palermo dopo le sanzioni inflitte dall'Ue al capoluogo siciliano su acque reflue e depurazione.

I lavori, che dovrebbero durare un anno, prevedono la realizzazione di una rete fognaria a sistema separato nelle vie Ripellino e Carmine, da via Pomara a via Messina Montagne. L’intervento consentirà la raccolta degli scarichi delle acque nere con recapito finale nella fognatura dinamica esistente di via Messina Montagne, oltre che la raccolta e la veicolazione delle acque piovane.

Ieri la consegna ufficiale all'azienda esecutrice dell'opera, la EdilauroraStrade
s.r.l., con la firma ufficiale del contratto fra il Commissario straordinario unico per la Depurazione, Enrico Rolle e dalla ditta affidataria dell’intervento.

La progettazione esecutiva è stata realizzata dal Comune di Palermo, che è anche co-finanziatore, mentre la Sogesid, società in house del Ministro dell’Ambiente, darà supporto tecnico e operativo al commissario straordinario.

Sono tredici in tutto gli interventi necessari a Palermo per superare la procedura d'infrazione inflittagli dalla Corte di Giustizia europea sul sistema di depurazione urbano.

"Quello di oggi – spiega il commissario Rolle - è un passo avanti nella direzione di dotare Palermo, dal centro allezone periferiche, di un sistema integrato di fognatura, collettamento e depurazione che ci consenta di evitare ulteriori sanzioni europee e, contestualmente, di elevare la qualità ambientale del territorio".

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