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Palermo in ritiro a Sappada da sabato, ma il ritorno di Tedino non è ancora ufficiale

Sabato prossimo inizierà ufficialmente a Sappada nel Friuli il ritiro del Palermo e a distanza di qualche giorno non è ancora stata ufficializzata la guida tecnica. Solo dettagli, vero, anche perché non dovrebbero esserci particolari problemi per Bruno Tedino, ma Zamparini e Foschi vogliono prima risolvere il contratto con l’altro tecnico che al momento è sul libro paga rosanero, ovvero Roberto Stellone.

Un nodo da sciogliere comunque in poco tempo perché è certamente inusuale che a pochi giorni dall’inizio di un ritiro non ci sia ancora ufficialmente un allenatore. Segno del caos rosanero, segno che il Palermo sta male e che andrà a Sappada con tanti giocatori “scontenti” e determinati ad andare via il prima possibile.

Tra questi Rispoli e Aleesami, poi Chochev, Nestorovski, Rajkovic e Jajalo. Con la valigia in mano anche Coronado che ha rifiutato la ricca offerta da Dubai e vuole invece confrontarsi in un campionato un po’ più impegnativo. Insomma, quasi un percorso inverso, un dejavu dai riflessi veneziani, quando Zamparini smantellò la sua ex squadra – il Venezia – per poi comprare il club di viale del Fante. Ma questa volta non ci sono club o squadre da rilevare, c’è solamente una sofferenza economica che non etichetterà il Palermo nella griglia dei favoriti per il salto in serie A nel prossimo campionato.

Foschi intanto non lavora solo alle cessioni ma sta pensando anche alle entrate, sotto consiglio anche di Tedino. In avanti piace sempre più Puscas dell’Inter, sicuramente verrà ceduto dai nerazzurri e in Serie B c’è da superare la concorrenza di Verona, Crotone e Spezia dotate di maggiore disponibilità economica. I liguri sembrano i favoriti per un prestito, mentre l’Inter vorrebbe cedere il giocatore per circa 3 milioni e garantirsi una percentuale sulla futura rivendita, prospettiva che permetterebbe al Palermo di inserirsi. Le alternative sono Asencio, Montalto e Dalmonte.

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