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Cefalù, i ticket usati ripescati dal cestino: le telecamere inchiodano il bigliettaio del Parco della Rocca

Un dipendente comunale avrebbe sottratto l’incasso  del parco de "La Rocca" a Cefalù. I carabinieri hanno arrestato un dipendente del Comune di 55 anni, addetto alla biglietteria. Per lui l’accusa è di peculato aggravato.

I carabinieri, dopo diverse segnalazioni su anomalie nella gestione della biglietteria del parco hanno avviato un'indagine che ha consentito di far emergere quotidiani episodi di peculato. I militari lo hanno bloccato e  nel suo turno di servizio si era appropriato di 215 euro.

Nel breve periodo in cui è stato monitorato, mediante telecamere all'interno e all'esterno della biglietteria- come si vede dalle immagini video -, i carabinieri hanno accertato 279 episodi di peculato aggravato, per un danno all'amministrazione comunale di Cefalù di oltre 2.500 euro.

L’amministrazione comunale di Cefalù gli aveva dato l'incarico di controllare e nel caso aiutare i turisti nel pagare l'ingresso al Parco de "La Rocca" tramite le macchinette automatiche. Per questo l'amministrazione comunale gli aveva dato  delle somme di denaro in monete, per agevolare i turisti nel cambio di banconote.

Ma il dipendente infedele  si sarebbe fatto  consegnare direttamente le somme dovute per l'ingresso al parco,  4 euro a persona senza dare biglietti. Anzi a chi lo chiedeva lui avrebbe fornito biglietti già utilizzati dagli altri che avrebbe recuperato dai cestini del parco, come si deve da alcuni frame del video.

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