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Nuova aggressione all'ospedale di Partinico, vigilante colpito a calci e pugni da un paziente

Ospedale di Partinico

Una guardia giurata ieri sera è stata aggredita con calci e pugni da un paziente al pronto soccorso dell'ospedale di Partinico. Il vigilante ha riportato fratture al volto e 25 giorni di prognosi. A rivelare l'ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale in servizio presso una struttura ospedaliera è l'Asp di Palermo, di cui il presidio ospedaliero fa parte.

L’aggressione è avvenuta poco dopo le ore 21. Il paziente "in evidente stato di ebbrezza" ed "agitazione psicomotoria", racconta l'Azienda sanitaria citando il referto medico, sarebbe andato in escandescenza creando scompiglio all'interno del pronto soccorso minacciando gli operatori. A quel punto è intervenuto il vigilante, contro il quale il paziente ha reagito sferrando pugni al volto e calci all'addome. Soccorso e sottoposto alle indagini strumentali, alla guardia giurata è stata diagnosticata la frattura dell’osso nasale e dell’osso mascellare con una prognosi di 25 giorni.

"Un’altra aggressione inaccettabile e da condannare con la massima fermezza - ha dichiarato il commissario dell'Asp di Palermo, Antonio Candela -. Perseguiremo in tutte le sedi competenti l’autore della inaudita violenza costituendoci parte civile negli eventuali procedimenti. Registriamo con pericolosa frequenza – ha aggiunto – un’escalation di episodi di violenza sempre nell’area di emergenza dello stesso ospedale di Partinico. Diciamo basta con estrema fermezza a questi episodi. Siamo vicini alla Guardia Giurata alla quale manifestiamo la massima solidarietà”.

Nel marzo scorso, sempre al pronto soccorso dell'ospedale di Partinico, si verificò un'altra aggressione, stavolta ai danni di un'infermiera, che venne presa a calci da un paziente già visitato e con diagnosi di sindrome influenzale. Il paziente, un giovane di 22 anni, fu poi identificato e denunciato per violenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Sono numerosi negli ultimi mesi i casi di aggressioni negli ospedali, specie nei pronto soccorso, da Catania ad Agrigento, da Palermo a Trapani, tanto da indurre la Regione a pubblicare nel maggio scorso un "Piano Regionale per la sicurezza nei pronto soccorso", che prevede, fra le altre misure, uno stanziamento di 30 milioni di euro sul fronte della sicurezza con il potenziamento della videosorveglianza e della presenza delle guardie giurate.

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