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Porto di Palermo, dopo 7 anni si sbloccano i lavori: progetto entro 45 giorni

Dopo sette anni di scontri e contenziosi amministrativi tra l’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale e l’impresa appaltatrice, la So.Co.Stra.Mo, si è sbloccata la vicenda che ha tenuto la stazione marittima del porto di Palermo sotto sequestro per anni, interdetta ai passeggeri e chiusa ai necessari lavori, senza che nulla si muovesse.

Oggi, appianate le dispute, si riparte.

Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, assieme al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, al provveditore interregionale Opere pubbliche Sicilia-Calabria, Donato Carlea e al comandante della Capitaneria di porto di Palermo e direttore marittimo della Sicilia occidentale, Salvatore Gravante.

«A nove mesi dal mio arrivo alla guida dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, il network che tiene insieme i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle, non è ancora il momento di fare bilanci ma di riepilogare quanto è stato fatto e di come abbiamo rimesso in moto una macchina da tempo ferma, sì», spiega Monti.

«Dopo anni di vuota attesa - prosegue - si sono sbloccati i lavori della stazione marittima, grazie alla intensa e proficua collaborazione con il Provveditorato, che ha dialogato con So.Co.Stra.Mo. permettendo, in tempi ragionevolmente brevi, di arrivare alla scrittura di una transazione tra l’impresa e l'Autorità di sistema. Un documento che ha seguito il suo iter, passando al vaglio dell’Avvocatura distrettuale dello Stato, del giudice del Tribunale di Roma e, finalmente, lo scorso 19 giugno, è stato firmato dalle parti. La società ha adesso 45 giorni di tempo per consegnarci il progetto esecutivo, quindi inizieranno i lavori che dovranno concludersi entro due anni».

Nel video l'intervista a Pasqualino Monti

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