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Sicurezza, accordo fra prefettura e Comuni per la videosorveglianza nel Palermitano

Più sicurezza sul territorio attraverso impianti di video sorveglianza collegati con la questura, prefettura, commissariati di polizia, caserme dei carabinieri e polizia locale in  56 Comuni del comprensorio palermitano.

Oggi pomeriggio, presso Villa Whitaker, il prefetto Antonella De Miro ha promosso la firma dei patti per la sicurezza urbana sottoscritti con il sindaco di Palermo e altri 56 primi cittadini di Comuni quali Bagheria, Misilmeri, Villabate, Partinico, Termini Imerese, Caltavuturo.

Il patto per la sicurezza segna un punto di raccordo e di collaborazione interistituzionale Stato-Ente Locale, per elevare lo standard di sicurezza attraverso la realizzazione di impianti di videosorveglianza finanziati dallo Stato e le cui valutazioni progettuali saranno trasmesse al Ministero dell’Interno per il tramite della Prefettura.

“La legge 48 del 2017 ha declinato - dichiara il prefetto De Miro - le misure e gli strumenti volti a rafforzare la sicurezza nelle città e nei centri urbani, disegnando la promozione e l’attuazione di un sistema unitario integrato per il benessere delle comunità territoriali”.

“Il patto firmato oggi in prefettura è propedeutico per i Comuni che l’hanno sottoscritto – ha spiegato il sindaco di Caltavuturo, Domenico Giannopolo - per ottenere i fondi dal Ministero dell’Interno per l’installazione di telecamere di videosorveglianza che possano permettere misure di contrasto,  prevenzione e repressione di criminalità diffusa e predatoria, nonché alla promozione del rispetto del decoro urbano. l progetti devono essere presentati entro il 30 giugno in prefettura. Questi verranno vagliati e poi ulteriormente esaminati dal Ministero dell’Interno. Speriamo di avere una risposta entro settembre. A Caltavuturo il progetto prevede l’installazione di quattro telecamere di videosorveglianza in punti strategici con un costo complessivo di 60mila euro. Si tratta di sistemi di ultima generazione ogni telecamera ha un costo di 5 mila euro, ma la spesa maggiore per questi impianti è data dalle licenze dei software che permettono di mettere in linea le immagini”.

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