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Violenza sulle donne, Dacia Maraini: "Un sostegno per chi denuncia"

"Il movimento delle donne ha cambiato il costume di questo paese. Ora siamo in un momento di regressione, le paure portano a chiudersi e a rinunciare a delle libertà. E come se ci fosse un tirarsi indietro rispetto alle grandi conquiste degli anni 70-80. Io spero nel buon senso degli italiani, perché capiscano che le paure non portano a niente, non si cambia il paese con le paure, sono sempre un sentimento pericoloso e regressivo". Lo ha detto la scrittrice Dacia Maraini che è intervenuta in un incontro dibattito al chiostro della Questura di Palermo sul tema della violenza contro le donne. "Molte donne - ha aggiunto - non denunciano per tante ragioni: non hanno fiducia nelle istituzioni, sono innamorate, per eccesso di fiducia in se stesse, o perché c'è la famiglia di mezzo, spesso non lavorano e temono di rimanere sole con i figli se non c'è un sostegno per chi denuncia".

All'incontro, moderato dal giornalista Felice Cavallaro, ha partecipato il prefetto Vittorio Rizzi, direttore della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, l’attrice Isabella Ragonese, che ha interpretato un brano sull’argomento. Proiettato anche un filmato, realizzato dalla Questura di Palermo, in cui personaggi del mondo dello spettacolo e cittadini palermitani hanno lanciato messaggi di sensibilizzazione e di condivisione della campagna della polizia di Stato contro la violenza di genere.

Alle 19 al “Gymnasium” dell’Orto Botanico, per l'iniziativa "Una Marina di libri", il concerto della
Fanfara della Polizia di Stato.

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