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Roland Garros, finisce in semifinale il sogno di Cecchinato: Thiem lo batte ma gli applausi restano

E’ arrivata la sconfitta per Marco Cecchinato e la finale del Roland Garros rimarrà, per quest’anno, solo un sogno, ma quello che è successo questo pomeriggio in campo contro Dominic Thiem non cancella e non scalfisce minimamente quando fatto in questi incredibili, incredibili giorni parigini.

E proprio uno dei pubblici più esigenti del mondo, quello del "Philippe Chatrier", che in passato non ha esitato a fischiare fiori di campioni, ha reso omaggio a Marco, tributandogli non solo un lungo applauso ma anche un coro, sentitissimo: "Marco, Marco, Marco".

Il venticinquenne palermitano si è dovuto inchinare all’austriaco in tre set (7-5 7-6 6-1 il risultato finale), ma più di un’ora e mezza di gioco c’è stata partita, eccome. Tanto che ad un certo punto sembrava proprio che la magia non dovesse finire nemmeno in semifinale, che potesse davvero succedere quello che fino a qualche settimana fa era semplicemente impensabile.

Il “Ceck” fino al tie break del secondo set ha veramente tenuto botta contro uno dei giocatori migliori al mondo, soprattutto sulla terra rossa, e ha “rischiato” addirittura di vincerlo, il tie break, e dunque di pareggiare i conti. Cecchinato non è riuscito a convertire i tre set point avuti a disposizione, altrimenti sarebbe veramente stata un'altra partita.

Poi per qualche punto, dal 6-6 in poi al tie break, è stata una battaglia, punto su punto. Thiem però ha trovato un guizzo da vero campione, e ha chiuso il parziale. Da quel momento in poi, nel terzo set, non c'è stata partita: il "Ceck" si è reso conto che era finita lì, che recuperare due set all'austriaco (alla sua prima finale slam dopo tre semifinali proprio a Parigi) sarebbe stato impossibile, e si è lasciato andare, sia mentalmente che fisicamente.  Il tennis, dopotutto, è così: basta un punto, pochi attimi, una palla che sfiora una linea oppure no.

Come detto all'inizio, quello che è successo nella semifinale non toglie una virgola all'impresa del "picciotto" palermitano, che lunedì si sveglierà tra i primi trenta del mondo e con una semifinale di slam in più. Ma lui, come tutti, spera che il sogno, il suo sogno di tennista, sia appena iniziato.

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