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Cellulare alla guida, in azione gli agenti in borghese a Palermo: pioggia di multe

Foreste

Sorpresi a parlare al cellulare o a inviare messaggi mentre guidano. A Palermo il numero dei multati è in aumento. Il dato arriva da Giovanni Iraci, commissario della polizia municipale che ha disposto un servizio con quattro pattuglie con vigili a bordo di moto "civetta".

"Nel 2017 le multe sono state 1617, quest'anno fino ad ora sono già quasi 900 - commenta -. Il servizio coi vigili in borghese funziona, l'effetto sorpresa porta i suoi frutti. Ma sarebbe necessario inasprire le sanzioni, per esempio bisognerebbe istituire il ritiro della patente alla prima infrazione".

La contravvenzione attualmente comporta cinque punti in meno sulla patente e 161 euro di multa. La legge prevede che coloro che dovessero commettere la stessa violazione nell'arco di due anni incorreranno nella sanzione aggiuntiva della sospensione della patente da uno a tre mesi, decisa dalla Prefettura.

E poi c'è un particolare che Iraci tiene a precisare: "Se in passato le contravvenzioni riguardavano soprattutto chi veniva sorpreso a parlare al cellulare alla guida, oggi è in crescita il numero degli automobilisti che inviano messaggi mentre guidano. In questo caso i rischi sono maggiori perchè si distoglie lo sguardo".

Si stima che ad una velocità di soli 30 km/h la semplice lettura di un sms può di fatto distogliere dalla guida mentre il veicolo percorre 40-50 metri "alla cieca".

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