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"Passante" a Palermo: entro agosto linea stazione-aeroporto, ma dubbi sui licenziamenti

Entro agosto in funzione il collegamento stazione-aeroporto. Lo prevede l'accordo sul passante ferroviario che secondo la Regione sarebbe stato raggiunto tra l’azienda Sis e Rete ferroviaria italiana con la mediazione di Palazzo d'Orleans, che oggi ha diffuso una nota con cui brinda al buon esito della vertenza, che però viene in parte smentita dai sindacati.

Quel che sembra certo è che dopo tre mesi di trattative e una lunga riunione, entro la fine di giugno verrà completato il collegamento tra la stazione centrale e l’aeroporto ‘Falcone-Borsellino’ di Punta Raisi. Poi ci saranno due mesi di verifiche e probabilmente entro agosto la linea sarà in funzione. E secondo la nota della Regione ci sarebbe anche un'intesa di massima sul resto dei lavori, di cui però si discuterà in un’ulteriore trattativa.

Ma i sindacati smentiscono l'intesa sul completamento dell'opera e poi negano ci sia un'intesa sul futuro dei lavoratori. Il doppio binario, spiegano in una nota Feneal, Filca e Fillea, è presente dalla stazione centrale alla stazione d'Orleans, l'infrastruttura resta con un binario solo dalla d'Orleans alla Notarbartolo, proseguendo con un unico binario fino alla fermata San Lorenzo. Il doppio binario riprende da San Lorenzo all'aeroporto, senza la realizzazione della fermata Kennedy di Isola delle Femmine. “Chiediamo – aggiungono i sindacati - che venga fatta chiarezza, che il doppio binario venga ultimato in tutto il percorso per salvaguardare l'occupazione e dare alla città un'opera efficiente. E sulle altre opere citate dal presidente della Regione ci attendiamo che davvero si faccia il possibile affinché questi lavori vengano realizzati”.

Ma in una nota il presidente della Regione Nello Musumeci si dice soddisfatto «del risultato raggiunto che consente, da un lato, l’entrata in funzione di un servizio essenziale per la città di Palermo e, dall’altro, evita il licenziamento del personale». Ma sul futuro dei lavoratori i sindacati riferiscono che non ci sarebbe stato alcun passo indietro da parte della Sis e si dicono pronti a protestare ancora.

“Contrariamente alle dichiarazioni del presidente della Regione e dell'assessore Marco Falcone sul Passante ferroviario - dichiarano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea Ignazio Baudo, Paolo D'Anca e Francesco Piastra -, i licenziamenti non sono stati revocati dalla società Sis. Per di più è venuto meno un impegno politico secondo il quale l'azienda avrebbe dovuto acconsentire a una proroga dei termini della procedura di licenziamento. Inoltre, nel corso dell'incontro svoltosi all'ufficio provinciale del lavoro, in cui si doveva sancire la proroga, è emersa la volontà dell'azienda di portare avanti i licenziamenti, con una riduzione di 100 posti di lavoro a partire del mese di giugno”.
La Sis nei giorni scorsi aveva dato il via alla procedura per il licenziamento del personale occupato nel cantiere, motivandola con il recesso contrattuale avviato nei confronti della committente. E i 260 lavoratori erano scesi in piazza a protestare.

La Sis ha riferito ai sindacati che le interlocuzioni intercorse finora con Rfi “non sono approdate a un accordo definitivo”. “L'azienda ci ha ribadito fino a stamattina che non non è stato definito ancora nessun accordo e che comunque, allo stato delle cose, l'opera non verrà completata dalla Sis – aggiungono Baudo, D'Anca e Piastra - Queste notizie contraddittorie rafforzano la posizione da noi assunta al tavolo di stamattina, che si è tradotta nella rottura del tavolo per mancanza di chiarezza. Abbiamo rigettato i licenziamenti e chiesto subito dopo un confronto urgente con Rfi, Sis, Regione siciliana e Comune di Palermo”.

Domani dalle 7 alle 9 si terrà un'assemblea con i lavoratori presso il cantiere del passante in via Cimarosa.

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