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Passante ferroviario a Palermo, cantiere fermo: in piazza i 260 lavoratori a rischio

A rischio i posti di 260 lavoratori della Sis, la ditta che ha in appalto i cantieri del passante ferroviario. Oggi è stato indetto uno sciopero di otto ore.

I sindacati Feneal, Filca e Fillea, dopo un'assemblea con i lavoratori, hanno organizzato un corteo che è partito dalla stazione Notarbartolo per raggiungere la sede dell'assessorato Infrastrutture in via Leonardo Da Vinci. I sindacati chiedono un incontro con l'assessore Marco Falcone per discutere della vertenza, esprimendo forte preoccupazione per il rischio che il cantiere del Passante ferroviario possa rimanere l’ennesima opera incompiuta della provincia di Palermo.

La Sis nei giorni scorsi ha dato il via alla procedura per il licenziamento di tutti i lavoratori occupati nel cantiere, motivandola con il recesso contrattuale avviato nei confronti della committente. La procedura di licenziamento sta per concludersi. Il 24 maggio è previsto l’incontro ultimativo presso l’ispettorato del lavoro di Palermo.

“Il sindacato ha assunto la netta contrarietà sulle scelta aziendali in quanto i licenziamenti proclamati non sono correlati all’esaurirsi delle fasi lavorative – dichiarano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea Ignazio Baudo, Paolo D'Anca e Francesco Piastra – Contestiamo la decisione della Sis, che causerebbe i licenziamenti e un grave pregiudizio per le  prospettive di sviluppo della città di Palermo. All'assessore chiediamo di discutere della situazione determinatasi nell’opera e di conoscere quali iniziative intenderà assumere la Regione al fine di scongiurare i licenziamenti e la chiusura del cantiere”.

 

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