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Palermo calcio, Zamparini a Tgs: "Ai play off grinta e ardore, c'è un premio promozione"

Il Palermo dovrà conquistarsi un posto in serie A passando dai play off. I rosanero riprenderanno martedì la preparazione in vista della semifinale di andata in programma il 30 maggio contro la vincente di Venezia-Perugia, match che si giocherà invece tra una settimana.

La squadra di Stellone sarà dunque impegnata nel mini torneo di fine stagione e il patron Maurizio Zamparini ai microfoni di Tgs, detta la ricetta per provare a portare a casa la promozione: "Ci vorranno grinta, ardore e determinazione. Tutte le squadre sono insidiose ai play off e non basterà sentirsi i più forti. I ragazzi sono convinti di esserlo ma servirà qualcosa in più, considerato quanto fatto in campionato e il modo nel quale abbiamo buttato via la promozione. Mi aspetto molto da Coronado, ma in generale serviranno ventidue combattenti".

Negli spareggi il tecnico Stellone proverà a recuperare il maggior numero di giocatori, dopo gli infortuni che hanno colpito il Palermo per tutto l'arco della stagione. Tra questi c'è anche la punta Nestorovski, sostituito in maniera egregia dal giovane palermitano La Gumina. Zamparini ha le idee chiare su di loro: "Se insieme possono essere la nostra arma segreta ai play off? Deciderà l'allenatore se schierarli insieme, ma secondo me si sovrappongono. Sono due prime punte, quindi ritengo che se gioca uno non può essere in campo anche l'altro".

Il proprietario del Palermo si esprime poi anche sul futuro della società: "A prescindere da quale sarà la categoria nella quale giocherà il Palermo nella prossima stagione. questo club avrà un altro proprietario. Io sono ormai agli sgoccioli, anche se è chiaro che un Palermo in A vale cinquanta milioni in più".

Le ultime considerazioni di Zamparini sono legate all'eventuale premio promozione per i giocatori e sulla possibilità di una sua presenza al Barbera in caso di finale di ritorno a Palermo: "C'è sempre stato un premio promozione, anche se non credo sia il modo giusto per stimolare i calciatori. È più un vizio stupido del calcio italiano. Non sarò allo stadio per un'eventuale finale perché non seguo le partite dal vivo per motivi di salute. Mi provocherebbe uno stress che preferisco evitare".

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