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Falcone e Borsellino, in un docufilm "l'eredità" dei due giudici - Video

"L'eredità di Falcone e Borsellino": cosa resta dell'esempio e del lavoro dei due magistrati uccisi dalla mafia ventisei anni fa. Se ne è parlato, a pochi giorni dall'anniversario della strage di Capaci, in una serata dedicata ai due giudici organizzata a Palermo nella chiesa della Magione.

L'evento, inserito nel cartellone di Palermo Capitale italiana della cultura, si è aperto con il "Concerto d'amore" eseguito dall'Orchestra "La nuova generazione".

Presenti i vertici delle forze dell'ordine e della magistratura.

Tina Montanaro, la vedova del capo scorta di Falcone, Antonio Montanaro, assassinato a Capaci col magistrato insieme agli agenti Rocco Dicillo e Vito Schifani, ha letto una lettera scritta dal marito poco prima di morire: una sorta di testamento di chi, credendo nello Stato, ha fatto il suo dovere fino infondo con la consapevolezza del rischio che correva.

La sorella di Falcone, Maria, presidente della Fondazione che del giudice porta il nome, ha ricordato l'importanza dell'educazione alla legalità dei ragazzi, attività in cui la fondazione è impegnata da 26 anni.

All'evento poi sono intervenuti due piccoli protagonisti della serie televisiva "La mafia uccide solo d'estate", gli attori Edoardo Buscetta ed Enrico Gippetto, protagonisti di due brevi monologhi. La serata è entrata nel vivo con la proiezione del docufilm dell'Ansa "L'eredità di Falcone e Borsellino", curato da Giuseppe Di Lorenzo, Franco Nicastro e Francesco Nuccio. Il video, che raccoglie le testimonianze di familiari,colleghi e giornalisti, ricostruisce le tappe fondamentali della vita dei due magistrati uccisi dalla mafia anche attraverso le immagini della mostra fotografica dell'Ansa, che porta lo stesso titolo del docufilm, allestita nel chiostro della chiesa.

Al termine della proiezione si è svolto un dibattito a cui hanno partecipato l'inviato del Corriere della Sera Felice Cavallaro, gli ex magistrati Pietro Grasso, già Procuratore nazionale antimafia, Giuseppe Ayala, pm nel maxi processo a Cosa Nostra e il Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Palermo Roberto Scarpinato.

Nel video le interviste ad Angela Mattarella Fundarò, presidente dell'Inner Wheel Palermo Normanna che ha organizzato l'evento; i magistrati Gioacchino Natoli e Giuseppe Ayala, Maria Falcone sorella del giudice ucciso dalla mafia.

Immagini di Marcella Chirchio

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