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Palermo, vasche per l'irrigazione a secco: tartaruga a rischio alla Favorita

Questa è la storia di una tartaruga che non ha più acqua da bere, perché la vasca in cui vive si è prosciugata. Stiamo parlando di una delle tre vasche di irrigazione risalenti al periodo arabo, che serviva per dare acqua all'agrumeto del Parco della Favorita.

La gestione dell'irrigazione era affidata a Gesip. In seguito al suo fallimento, il Comune aveva dato all'associazione degli ex coltivatori, che nel frattempo si erano consociati, la possibilità di gestire la potatura e l'irrigazione di arance, limoni e mandarini all'interno dell'area. Ciò fino a due anni fa. Poi il Comune decide di fare un bando pubblico per affidare a privati la manutenzione ordinaria. Alla gara, però, non si presenta nessuno.

In attesa di rivedere il bando, il Comune affida gli interventi di decespugliamento agli operai della Reset, nei pressi dell'agrumeto delle scuderie reali e di altri lotti di terreno.

Ad inizio 2018 il Comune ha fatto un progetto di recupero degli impianti con i fondi di Patto per Palermo e ha già avuto l'ok della sovrintendenza.

I lavori, che dureranno da 2 a 3 anni, sono necessari per ripristinare tutti gli impianti di irrigazione risalenti al periodo arabo, ad eccezione di una vasca, quella vicina alle scuderie, per la quale è già stato avviato un progetto di demolizione.

Rangers, che si occupano della gestione del Parco e di Montepellegrino, stanno provvedendo in queste ore a mettere in salvo la tartaruga, anche se - spiegano - "è già stato fatto un tentativo nei mesi scorsi, ma anche l'ausilio dei vigili del fuoco è risultato vano perché la testuggine è molto brava a mimetizzarsi tra il fango e i rifiuti".

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