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Palermo, anziano rapinato e picchiato a morte in casa: dopo otto mesi rintracciato e arrestato un vicino

Sarebbe stato ucciso dal vicino di casa Giovan Battista Riccobono, l'anziano di 89 anni, morto in ospedale dopo una rapina violenta. Gli indizi raccolti dai carabinieri della compagnia di San Lorenzo, guidata dal capitano Andrea Senes, hanno portato all' arresto di Maurizio Talluto di 54 anni.

L'uomo abita al piano terra della palazzina a Borgo Nuovo in largo Campofiorito 2 a Palermo. Con la scusa di un bicchiere di acqua Talluto il 25 agosto dello scorso anno è entrato in casa dell'anziano. Come hanno raccontato i condomini del palazzo ai carabinieri il presunto assassino era solito chiedere piccole somme in prestito.

Gli abitanti della palazzina quando sono stati sentiti dai militari hanno raccontato di non aver visto nessun estraneo nelle scale quel giorno. Hanno raccontato di aver visto attorno alle 17 il giorno del delitto Talluto nell'androne dello stabile. Una presenza inconsueta visto che l'uomo entrava e usciva da casa dal portoncino del giardino all'appartamento al piano terra.

L'indomani alcuni vicini di casa hanno sentito la compagna dell'uomo urlare al marito "Questa cosa non mi può scendere, questo non lo dovevi fare", e poi avrebbe mimato un colpo dato alla nuca. E poi ancora sempre la donna "Un fu giusto chiddu a facisti aieri. A farlo muoriri du cristiano" e Talluto: "Zittuti Zittuti".

L’anziano fu percosso e colpito con calci e pugni da un uomo a volto coperto, che portò via dall’abitazione poche decine di euro, un orologio e pochi monili in oro. Riccobono fu aggredito all’interno della camera da letto. A seguito della violenta aggressione era stato ricoverato presso l’ospedale Cervello ma poi, per complicazioni, era stato trasferito d’urgenza all’ospedale Villa Sofia dove, il 14 settembre del 2017, morì in seguito ai gravi traumi riportati nella rapina.

I militari a casa della vittima  hanno trovato tracce di sangue in quasi tutte le stanze dell’abitazione, completamente messe a soqquadro.

Le indagini furono avviate dai militari della stazione carabinieri Borgo Nuovo, intervenuti dopo la segnalazione al 112 effettuata da parte di uno dei figli della vittima, e condotte poi dal nucleo operativo della compagnia San Lorenzo. Nelle fasi immediatamente successive  all’aggressione e alla rapina, Riccobono, pur non riuscendo a fornire un’identificazione certa dell’autore aveva ricordato e fornito alcuni particolari, relativi alla descrizione fisica dell’aggressore.

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