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Zamparini dichiara guerra a Baccaglini: "Carte false per comprare il Palermo, pronto un esposto alla Procura"

Paul Baccaglini e Maurizio Zamparini

Nuova bufera in casa rosanero: il patron Maurizio Zamparini ha annunciato che presenterà un esposto contro Paul Baccaglini, l'ex Iena che l'anno scorso avrebbe dovuto rilevare la società insieme con una cordata di imprenditori, affare che però non andò mai in porto. Baccaglini per alcuni mesi fu anche presidente del Palermo calcio.

«Il patron  - si legge in una nota diffusa dalla società e pubblicata sul sito web ufficiale - confermando di aver acquisito dal proprio ufficio legale di Londra inconfutabili elementi di prova sulle condotte assunte da Paul Baccaglini sia a danno della società che della propria persona, comunica, ad integrazione del comunicato stampa del 18/03/2018, che a breve verrà depositato un esposto a tutela della propria persona presso la competente Procura della Repubblica. In particolare, dalla attività investigativa sarebbe emerso che Paul Baccaglini avrebbe utilizzato numerosi documenti (di cui è stata accertata la evidente manipolazione e non autenticità) relativi a studi legali ed istituti di credito per supportare le proprie proposte di finanziamento degli asset del Gruppo Zamparini e di acquisizione della proprietà della Palermo Calcio».

A tre giornate dalla fine del campionato, col Palermo in corsa per la Serie A ma col rischio di dover disputare i play off e dopo il cambio di allenatore con Stellone che ha preso il posto di Tedino, c'è una nuova notizia che scuote gli ambienti rosanero.

Ieri, intanto, Zamparini ha annunciato le dimissioni da consigliere delegato del Palermo calcio. Nel Cda della società entra l'avvocato Andrea Bettini che avrà anche l’incarico di seguire la cessione societaria del club rosanero.

Sul fronte della vicenda legata alla richiesta della procura sull'istanza di fallimento respinta dal Tribunale, è arrivata la comunicazione dell'avvocato del Palermo Palermo, Francesco Pantaleone, secondo il quale non è "pervenuta nessuna comunicazione di un eventuale ricorso da parte della Procura, quindi è lecito pensare – essendo passati più di 30 giorni dalla sentenza – che i pm abbiano rinunciato a ricorrere in appello”. La sezione fallimentare aveva respinto le richieste della Procura rappresentata dai sostituti Andrea Fusco e Francesca Dessì, dando ragione al presidente Giovanni Giammarva e al pool di avvocati ed esperti: Francesco Pantaleone, Francesca Trinchera e Gaetano Terracchio, Francesco Paolo Di Trapani, Nicola De Renzis e Lorenzo Stanghellini. La situazione debitoria, secondo il collegio, è molto meno grave di quanto prospettato dai magistrati.

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