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Palermo col Cittadella per scacciare paure e ansia

Bruno Tedino

PALERMO. A Cittadella per vincere, per dare battaglia, per scrollarsi di dosso paure e ansia. Dopo le parole di Zamparini, alla vigilia del match del “Tombolato” parla Bruno Tedino: "Abbiamo di fronte sette finali. Dobbiamo usare poco il fioretto e molto la sciabola: dobbiamo avere la mentalità di chi non regala niente".

Il tecnico risponde alle voci di esonero e ribadisce il ruolo del patron: "Zamparini ha grandissimi meriti: anche quando abbiamo avuto battute a vuoto siamo riusciti a compattare il gruppo e la squadra. Le decisioni non spettano a me, io provo a lavorare duro per dare alla squadra ciò che non ha dal punto di vista psicologico. Zamparini arrabbiato? Siamo tutti arrabbiati, lui è la proprietà e ha ragione di esserlo; contro il Pescara abbiamo pagato la stanchezza e poche soluzioni in organico, ma contro la Cremonese abbiamo buttato via la partita. Il primo responsabile è sempre l’allenatore, tocca a me capire e analizzare i motivi per cui dilapidiamo certi vantaggi. In questo momento dobbiamo spostare l’attenzione anche sugli infortuni, seri, lunghi e fastidiosi in un reparto dove siamo pochi".

A Cittadella match insidioso: "Il Cittadella è una squadra muscolare, molto forte fisicamente, ma abbiamo i mezzi per vincere. Una vittoria sarebbe come l’aspirina per il raffreddore. Facendo più punti degli altri andiamo sopra, serve energia e una spinta notevole per il nostro percorso, non possiamo accontentarci e dobbiamo superare l’ostacolo con energia, potrebbe essere la spinta verso un percorso vincente".

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