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Aggressioni a medici e infermieri, assemblea di solidarietà al Civico di Palermo

PALERMO. Assemblea di tutto il personale medico e infermieristico quest'oggi nello spazio antistante il Pronto Soccorso dell'Ospedale Civico, per parlare degli atti di violenza che si sono susseguiti negli ultimi giorni in diversi nosocomi siciliani. Al sit-in era presente anche Angelo Rocca, l'infermiere preso a pugni qualche giorno fa dai parenti di un paziente che si trovava in attesa del suo turno al pronto soccorso in codice verde: "Bisogna sempre andare avanti nonostante tutto quello che succede - ha detto l'infermiere - bisogna saper accettare determinate situazioni che si verificano, riuscire a superarle. C'è un momento di sconforto e poi un momento in cui si ricomincia a lavorare".

Rocca non ha dimenticato l'accaduto: "E' la storia che spesso accade ai pronto soccorso - ha spiegato -. Pazienti che attendono per diverse ore e i parenti che vanno in escandescenza. C'è stato un tentativo di aggressione ad una dottoressa e io l'ho difesa. Poi abbiamo dovuto rinchiuderci in un luogo sicuro. E' un fatto che si verifica molto spesso. Bisognerebbe avere un sistema di medici di base - conclude l'infermiere - che possa in qualche modo aiutare questa utenza, perché spesso si tratta di codici verdi che arrivano al pronto soccorso ma che sono di competenza del medico curante; e questo ingolfa l'attività nostra e aumentano le attese".

L'assemblea, organizzata dalla Cgil, ha visto la presenza  di Federico Bozzanca, segretario nazionale funzione pubblica del sindacato: "Siamo qui a testimoniare solidarietà ai lavoratori che quotidianamente subiscono attacchi di varia natura. Naturalmente in questo caso siamo in presenza di emergenza che non va taciuta. Noi continuiamo la nostra denuncia - ha dichiarato il sindacalista - ma vogliamo soprattutto partire da questa situazione di emergenza, per dire che bisogna investire sui servizi  essenziali, quale ad esempio tornare ad assumere. Negli ultimi anni il Servizio Sanitario Nazionale ha perso 40 mila addetti e di questa carenza d'organico se ne accorgono tutti: i lavoratori impegnati quotidianamente a garantire i servizi al cittadino e i cittadini. Chiediamo al Governo nazionale - ha concluso - di farsi carico di un investimento serio sul versante della sanità, attraverso lo sblocco del turnover, del piano assunzionale straordinario per la garanzia e dei servizi essenziali".

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