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Marineo, il Belice ferito raccontato dalle foto di Nino Giaramidaro

MARINEO. Dal 14 al 30  aprile sarà possibile visitare presso il salone delle conferenze del Castello Beccadelli di Marineo la mostra fotografica “68 Belice ferito” di Nino Giaramidaro, giornalista che fu inviato insieme a Mauro De Mauro dal giornale “L’ORA” in quei luoghi distrutti dal sisma e poi abbandonati dalla quasi totalità degli abitanti.

Si tratta di quarantacinque  scatti, stampe in bianco e nero di vari formati che vogliono non solo rendere omaggio alle vittime del sisma, ma cercano di dare dignità e verità storica ad un evento  calamitoso lontano nel tempo, ancora impresso  nella memoria di chi vi fu coinvolto.

L’autore ci racconta in una sorta di cortometraggio fotografico, guidato dalla lucidità di un certo tipo di giornalismo d’inchiesta, la drammatica cronaca delle prime ore e dei giorni successivi al violento sisma che cinquant’anni fa, nella notte del 15 gennaio, colpì una vasta zona della Sicilia Occidentale, la valle del Belice, compresa tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo. Il prezzo della tragedia fu altissimo: 352 morti, 576 feriti e quasi 100mila senza tetto.

La valle del Belice, zona depressa e a vocazione esclusivamente agricola, fu rasa al suolo, le ripetute scosse si accanirono “sulla povertà e su popolazioni che vivono della terra” scrive Giaramidaro stesso in una breve introduzione. Il visitatore non potrà fare a meno nel breve percorso fotografico di rivivere lo strazio di quei giorni. Macerie, paesi completamente cancellati, tendopoli allestite all’addiaccio, vagoni carichi di sfollati, distribuzione dei primi viveri, volti di uomini, donne e bambini di una civiltà contadina che purtroppo non esiste più.

Una popolazione composta e dignitosa che nella disperazione stringe a sé i pochi effetti personali messi in salvo ed è come se già da quelle prime immagini percepissimo che non solo hanno perso la loro casa e le persone care, ma anche le radici.

La mostra è organizzata dal Comune di Marineo, dalla Pro Loco, dall’Istituto Comprensivo Marineo-Bolognetta, con l’allestimento di Salvatore Pulizzotto.

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