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Scuola e violenza in aula, Lagalla: "Si ricostituisca un clima di serenità e fiducia"

PALERMO. Carenze degli edifici scolastici, dispersine scolastica e incomprensioni e violenze tra studenti, docenti e genitori. Sono questi i temi che si sono dibattuti all’incontro organizzato dalla Cisl a Palermo dal titolo “Scuola del territorio, scuola della comunità”, al quale hanno partecipato l’assessore regionale dell’Istruzione, Roberto Lagalla, il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte e i vertici regionali e nazionali della Cisl come la  leader nazionale Fsur, Maddalena Gissi,  il numero uno della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, e segretaria generale regionale Cisl Scuola, Francesca Bellia.

Durante l’incontro sono state commentate le recenti aggressioni sia di docenti e familiari a professori, sia le violenze di insegnati su alunni. La scorsa settimana a Palermo un professore di 50 anni ipovedente è stato picchiato e ferito gravemente dal padre di una studentessa nell’istituto comprensivo Abba Alighieri a Palermo.  Un’alunna di terza media all’uscita della scuola ha raccontato che il docente l’avrebbe picchiata. Il padre ha colpito con un pugno al volto il professore che è stato trasportato in ospedale, dove gli è stata riscontrata un’emorragia cerebrale.

A ieri i carabinieri hanno hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti di un'insegnante di scuola materna 45enne ritenuta responsabile di maltrattamenti a Veredo vicino Monza. La donna è accusata di aver bullizzato i bambini, costringendoli a stare fermi.

L’assessore regionale alla Formazione Roberto Lagalla ha commentato che: “Sono intollerabili atti di violenza all’ segno pericoloso dell’allentamento della coesione civile all’interno dal paese. Noi come istituzioni politiche dobbiamo fare un esercizio di responsabilità . Io spesso personalmente la mia solidarietà a quei docenti che sono stai vittime di violenze. In diversi casi li ho chiamati personalmente. Le famiglie devono capire che il rispetto delle istituzioni è il collante della società. La scuola è istituzione per eccellenza e le persone devono recuperare il rispetto verso tutte le istituzioni. Però nel contempo non ci possiamo lamentare delle aggressioni ai docenti nella scuola, ma si deve cambiare il clima - ha concluso Lagalla- Si deve instaurare un clima di serenità e fiducia tra istituzioni e cittadini”.

Il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte ha evidenziato durante il suo intervento che: “Bisogna vedere ben due le segnali allarmanti. Da una parte ci sono state aggressioni nei confronti dei docenti. Ma  dall’altra ci sono anche i maltrattamenti degli insegnati ai bambini. Sono due fattori che fanno pensare ad un imbarbarimento complessivo della società. Le aggressioni ai docenti sono un’assenta di rispetto per le istituzioni. C’è una denigrazione di tutto ciò che è servizio pubblico. Essere cittadini vuol dire avere diritti ma anche doveri. Un principio da cui ci siamo allontanati giovani e vecchi. Vediamo esempi di inciviltà continuamente. La scuola è un’agenzia educativa  e che sia riconosciuta come tale dalle famiglia. Il patto educativo con le famiglie si sta sgretolando”

Il segretario generale della Cisl scuola Sicilia, Francesca Bellia, ha ricordato che oggi a Palermo: “Ci sarà un flash bob che partirà nella scuola Archimede. In nostro obiettivo è quello di voler richiamare l’attenzione perché non ci sia distanza tra genitori e scuola. Le famiglie devono riconoscere la professionalità dei nostri docenti in un rapporto solidale e di crescita per i nostri ragazzi”.

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