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Vaccarella, dalla Targa Florio al Nürburgring: la storia del "Preside volante"

Nino Vaccarella

PALERMO. Quando si pronuncia il suo nome, quando lo si sente per strada, vengono in mente tre cose: auto da corsa,  Targa Florio e Sicilia. Non si possono scindere queste cose, nessuna, se si parla di Nino Vaccarella, tra i protagonisti del sondaggio di Gds.it "Il campione dei siciliani".

Un mito assoluto della velocità, l'unico al mondo, insieme a Umberto Maglioli e a Olivier Gendebien, ad aver vinto tre edizioni della Targa Florio, ma nel suo palmares, nella vita del "Preside volante" fatta di lunghi rettilinei, tornanti e curve pericolose, c'è tanto, tanto altro. Nato nel 1933 a Palermo, prese la passione per le corse dal padre.

E proprio dopo la scomparsa del genitore, avvenuta quando Nino aveva 23 anni, che cambiò tutto. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza si ritrova a dover gestire l’istituto tecnico commerciale Orianiprivato di proprietà della sua famiglia. Proprio per questo, anni dopo, a qualcuno venne il mente un soprannome, "il preside volante", un pò parafrasando quello del leggendario Tazio Nuvolari, chiamato "il mantovano volante".

Dopo alcune gari locali, la svolta: nel 1960 corre la Targa Florio, insieme con Maglioli. E' al comando della corsa, ma è costretto al ritiro. Tutti, però, iniziano a parlare di lui. L'anno dopo il debutto in Formula Uno,  al Gp d'Italia, con la scuderia Serenissima ma si ritira per un problema al motore. L’anno seguente disputa tre gare iridate: Monaco (non qualificato) e Italia (9°) con una Lotus e 15° con una Porsche in Germania. Ma è con la  Targa Florio che conquista il primo podio nel Mondiale Sportprototipi grazie alla terza piazza ottenuta insieme allo svedese Joakim Bonnier con la Porsche 718 GTR.

A questo punto, nome di Vaccarella è famoso, così famoso che lo convoca Enzo Ferrari in persona per correre con la scuderia di Maranello. Vaccarella accetta, ma solo part-time: ha degli impegni di preside da rispettare.

Il 1964 è l’anno più importante nella carriera di Nino Vaccarella: con la Ferrari 275 P in coppia con Ludovico Scarfiotti trionfa alla 1000 km del Nürburgring e arriva secondo a Sebring ma la vittoria più bella è senza dubbio quella ottenuta alla 24 Ore di Le Mans in coppia con il francese Jean Guichet.

Nel 1965 vince la sua prima targa Florio, successo bissato nel 1971 e nel 1973, quando si ritira dalle corse. Vaccarella è indissolubilmente legato alla Sicilia, di cui ne è stato, senza dubbio, il rappresentante più "veloce" di tutti i tempi.

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