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Impennata di multe a Palermo, raddoppiate in un anno

Gabriele Marchese

PALERMO. Per ogni auto che circola in città la media è di una multa e mezza all’anno. È il calcolo che viene fuori dalla forte impennata di contravvenzioni nel 2017 rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno, infatti, sono stati firmati oltre 624 mila verbali per un incasso di 20 milioni di euro.

È vero, il dato è sicuramente gonfiato dal boom di irregolarità registrate dalle telecamere della Ztl e che dal 25 settembre al 31 dicembre del 2017 hanno portato a circa 180 mila sanzioni. Ma anche se si sottraggono queste 180 mila multe per la zona a traffico limitato dal conto complessivo, si riscontra un incremento sensibile per tutti gli altri tipi di irregolarità.

Quasi il doppio se si mettono a specchio il numero delle multe del 2016 e quello del 2017. Se nel 2016, infatti, in tutto sono state elevate 288 mila multe, nel 2017 sono state più di 444 mila, togliendo dalla somma proprio quelle relative alle infrazioni all’interno del perimetro della Ztl. Automobilisti palermitani ancora più indisciplinati rispetto al passato, quindi? Probabilmente c’è anche questo aspetto, ma la polizia municipale tende a interpretare questo sostanziale incremento delle multe con l’aumento dei controlli sul territorio da parte dei vigili e dei nuovi sistemi tecnologici.

Al primo posto, assoluto e incontrastato, delle violazioni più frequenti da parte degli automobilisti palermitani c’è la sosta irregolare, per la quale sono state elevate nel 2017 ben 367.307 multe. E in questa famiglia di «sgarri» bisogna comprendere un vasto elenco di violazioni: il divieto di sosta, il parcheggio in curva o in corrispondenza di un incrocio, le auto e le moto che trovano spazio per il posteggio sopra i marciapiedi, la sosta sulle strisce pedonali.

E poi una delle peggiori piaghe del traffico del capoluogo: la doppia fila. Quella odiosa abitudine, talvolta per impiegare cinque minuti per un caffè, altre volte per comprare il pane, che di fatto paralizza numerose arterie della città, alcune delle quali da larghe e spaziose possono pure diventare strettissimi budelli, dove le macchine spesso passano «a pelo» con gli altri mezzi parcheggiati, appunto, comodamente in doppia fila (a volte anche terza, quarta e così via…).

Che a volte ci si sente come Gioele Dix negli sketch in cui veste i panni dell’”automobilista inc… to”. E guai se davanti si ha anche la sfortuna di beccare un tir incolpevole che deve per forza arrestare la sua corsa perché riesce a passare. A quel punto, amen. Per questi casi la polizia municipale ha adottato da tempo nuove tecnologie come lo street control, mentre sono aumentati negli ultimi mesi anche i controlli serali, specialmente nei fine settimana nelle aree della movida.

Sempre nell’ultimo periodo, inoltre, il comandante Marchese ha promesso battaglia contro chi occupa i posti riservati ai disabili senza averne diritto, aumentando le verifiche. Anche il superamento dei limiti di velocità resta un altro problema di difficile soluzione in città. A dirlo sono le 46.631 contravvenzioni registrate grazie all’ausilio degli autovelox.

Da anni a dare una grossa mano ci sono le postazioni fisse che rilevano la velocità lungo viale Regione Siciliana, ma anche gli autovelox mobili in arterie molto pericolose, come viale dell’Olimpo, via Ernesto Basile, viale Michelangelo e la Favorita. Il numero delle infrazioni resta comunque alto e non è un caso se l’alta velocità, secondo le statistiche della polizia municipale, rimane in città la principale causa degli incidenti, specie quelli più gravi. Infine, circa 30 mila multe riguardano il campo delle documentazioni. In particolare, 19.839 verbali sono stati firmati a seguito di controlli sulla patente, mentre 6.823 nei casi in cui l’automobilista è stato beccato a circolare senza patente o libretto. In 3 mila e 71 casi, invece, il conducente ha dovuto pagare la contravvenzione perché «pescato» a guidare senza assicurazione, mentre 2 mila e 735 mezzi sono stati trovati a circolare senza aver effettuato la revisione.

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