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Il vescovo di Monreale: "Corleone terra di santi non solo di mafia"

Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale

CORLEONE. «La città di Corleone non merita di essere ricordata per le tristi vicende di alcuni mafiosi dei nostri tempi, ma per i suoi santi Leoluca e Bernardo, per i suoi sindacalisti come Bernardino Verro e Placido Rizzotto che sono stati uccisi per la ricerca della giustizia sociale, per la vittima innocente Giuseppe Letizia, e per tanti cittadini onesti e laboriosi che vogliano impegnarsi ogni giorno a promuovere lo sviluppo integrale attraverso la legalità e a contrastare la mentalità mafiosa».

Lo ha detto Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, che oggi ha partecipato alla preghiera per la pace e la legalità proprio a Corleone.

"Noi oggi con spirito di misericordia abbracciamo tutti coloro che - ha aggiunto - fuggono dalla guerra e dalla fame o che sono costretti a lasciare le loro terre a causa di discriminazioni,persecuzioni, povertà e degrado ambientale e condanniamo tutti i mercanti di morte, che stanno trasformando il mar mediterraneo in un grande cimitero».

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