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"Alunni maltrattati a Partinico", condanne ridotte in Appello e scarcerazione per le maestre

PARTINICO. Sono state ridotte in appello le condanne alle tre maestre di una scuola di Partinico, accusate di aver maltrattato alcuni alunni. La corte ha assolto le tre maestre da un episodio contestato “perché il fatto non sussiste”. Vita Fuoco passa da tre anni e mezzo a un anno e dieci mesi; Francesca Orlando da tre anni e quattro mesi a un anno e otto mesi; Giuseppina Mattina da tre anni e due mesi a un anno e sei mesi. A tutte è stata concessa la sospensione condizionale della pena e sono state revocate le misure cautelari. Orlando e Fuoco  erano ai domiciliari: le due maestre, assistite dagli avvocati Enrico Sanseverino e Vincenzo Giambruno, sono adesso libere.

Dall’indagine, condotta dal pm Ilaria De Somma, sono emerse minacce, parolacce, insulti, schiaffi e pizzichi. Le ore di lezione per i bambini della seconda elementare di una scuola di Partinico sarebbero diventate un incubo. Orlando e Fuoco in primo grado avevano risposto alle domande del pm e degli avvocati, cercando di difendersi dalle accuse. Entrambe hanno sminuito i loro comportamenti, ripresi dalle telecamere. Secondo la versione delle due maestre, non si sarebbe trattato di violenze. La "pacca sul sedere" era per fare andare l'alunno al suo posto, nessuna tirata d'orecchie, né calci.

La versione della Procura era piuttosto diversa: le tre maestre, una delle quali di sostegno, ben lontane dallo svolgere il ruolo di educatrici, avrebbero terrorizzato la classe prendendo di mira alcuni alunni: uno disabile. L'inchiesta è nata dalla denuncia dei genitori di una delle alunne che, turbati dai racconti della figlia, hanno deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle. La bambina, tornando da scuola, riferiva alla famiglia le scene violente a cui aveva assistito durante le lezioni.

Disposti risarcimenti alle parti civili rappresentate dagli avvocati Filippo Gallina, Lorena Tritico, Bernardo Daniele Petruso, Ugo Forello, Valerio D'Antoni.

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