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Il Palermo e il "caso" nazionali, Tedino: "Complicato trovare soluzioni"

PALERMO. Prima Zamparini, adesso Tedino: continua la polemica del Palermo sul nuovo caso nazionali.

Il tecnico rosanero, in sala stampa con un giorno d’anticipo verso la trasferta di Novara, inizia a parlare del regolamento che ovviamente penalizza il club rosanero: "Il regolamento non lo faccio io, non è quello che mi rattrista. Io sono chiamato in causa per trovare soluzioni e restare in piedi. È però una situazione grottesca e nessuno lo dice. La Serie D si ferma per il Torneo di Viareggio, si fermano i campionati Primavera e Under 17. Ma tocca a noi trovare delle soluzioni".

Difficile anche avere una strada alternativa: "Evitare le assenze? A gennaio ci abbiamo pensato, ma nel girone d’andata avevamo fatto bene e prendere altri giocatori avrebbe creato i presupposti per una non sana competizione. Chi era qui poteva vedersi scavalcato. Si sono fatti male Morganella, Aleesami, Rolando e Rajkovic. Queste sono cose che non si possono programmare. Io, Lupo e Zamparini ci siamo fidati di questo gruppo".

Tedino vede un Palermo più forte e compatto: "Adesso abbiamo un’identità più marcata rispetto a prima. Il Palermo è una squadra che ha dentro di sé una grandissima possibilità concreta di andare in Serie A. Abbiamo superato un periodo negativo per i risultati ma non sul piano delle prestazioni. La squadra ha dei mezzi importanti per arrivare fino in fondo. In maniera ambiziosa e non presuntuosa, abbiamo sempre detto di voler vincere il campionato. Alcune volte si pensa che il Palermo sia la Juventus della B".

Ancora elogi per La Gumina: “Nino è un ottimo calciatore e lo sapevamo, sta facendo bene ed è in continua evoluzione. Quando non si prende gol, non si prende per merito di tutta la squadra. Così come quando si segna. Assenze? Certo che perdere giocatori importanti dia fastidio. Perdere contemporaneamente Bellusci, Aleesami e Rajkovic dà fastidio. Ma la sfortuna non esiste”.

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