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"Tangente a un dirigente dell'assessorato regionale all'Energia", in tre rinviati a giudizio

Tribunale di Palermo

PALERMO. Il gup Cristina Sala ha disposto il rinvio a giudizio per tre degli indagati nell’inchiesta per corruzione che riguarda la tangente pagata da un consulente dell’azienda Rtr Rete Rinnovabili a un dirigente dell’assessorato regionale all’Energia.

Secondo l'accusa, la tangente serviva a oliare il rilascio di un decreto autorizzativo in sanatoria per l'allaccio di un impianto fotovoltaico alla rete elettrica. Accolte le richieste del sostituto procuratore Claudia Ferrari. Andranno a processo dal 4 giugno prossimo davanti alla terza sezione del Tribunale Paolo Lugiato, amministratore delegato dell’azienda, Vincenzo Salvatore Sucato, consulente esterno dell’azienda con sede a Roma, e Vita Capria, dell'ufficio legale della società.

Salvatore Rando, all’epoca dei fatti dirigente pro tempore all’assessorato regionale all’Energia, ha scelto l’abbreviato che comincerà l’11 aprile. Nel dicembre 2015 Sucato, consulente della Rete Rinnovabile srl, si era dato un appuntamento con Rando per sbloccare l'autorizzazione. Poi, le cimici registrano la consegna del denaro: “... questi sono i tuoi con più... mille e nove, sono tre e nove... aspetta che ho pure cento che le ho prese a parte...”. In totale, tremila e novecento euro a cui Sucato voleva aggiungere altri cento euro che poco prima il figlio aveva prelevato al bancomat. “Se non te li trovi è lo stesso... mica succede niente”, lo tranquillizzava Rando.

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