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Il film di Guadagnino vietato in Tunisia: censurato perché parla di omosessualità

Luca Guadagnino (a destra) e i due attori protagonisti Timothee Chalamet (al centro) e and Armie Hammer (a sinistra)

TUNISI. Il ministero tunisino degli Affari Culturali ha rifiutato di autorizzare la proiezione del film 'Chiamami col tuo nome' ('Call Me by Your Name') diretto da Luca Guadagnino, annunciato in programmazione a partire da oggi al Cinema 'Le Colisée' di Tunisi. Lo ha reso noto la stessa sala cinematografica sulla propria pagina Facebook.

'Chiamami col tuo nome' di Luca Guadagnino ha avuto quattro nomination agli Oscar: migliore film, canzone originale (Sufjan Stevens - Mistery of love), migliore sceneggiatura non originale (adattata da James Ivory) e Timothée Chalamet migliore attore.

Girato nella campagna lombarda, il film, tratto dell'omonimo romanzo di André Aciman, racconta un'estate italiana in cui il giovane Elio, interpretato da Timothée Chamalet, vivrà le sue prime esperienze sentimentali dopo l'incontro con uno studente americano, Oliver (Armie Hammer). Completano il cast Michael Stuhlbarg, Amira Casar e Esther Garrel.

Secondo i media locali il ministero avrebbe chiesto alla direzione del cinema Le Colisée di non proiettare il film "per evitare problemi". Non si tratta della prima volta in tema di censura a proposito di un film con tematiche omosessuali. Capitò la stessa sorte anche a 'La vie d'Adèle' del franco-tunisino Abdellatif Kechiche nel 2013 e al film documentario tunisino 'Upon the shadow' di Nada Mezni Hafaiedh, che pur avendo vinto il Tanit di Bronzo alle Giornate cinematografiche di Cartagine dello scorso anno, poi non fu proiettato nelle sale.

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