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Anche il Cga dice no al ricorso dei gestori: Palermo resta senza ippodromo

PALERMO. Il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana ha respinto l’istanza cautelare della Ires, che chiedeva la sospensione del provvedimento interdittivo antimafia disposto dalla prefettura di Palermo, nei confronti dell'ippodromo. Il provvedimento aveva portato lo scorso dicembre allo stop dell’attività nella struttura equestre “La Favorita,” di proprietà del Comune e gestito dalla stessa Ires.

“L’articolata motivazione del provvedimento impugnato e i plurimi elementi su cui lo stesso è fondato - si legge nel decreto - richiede valutazioni complesse”. La camera di consiglio davanti ai giudici d’appello è stata invece fissata l’11 aprile.

Il no del Cga arriva dopo quello del Tar Sicilia, che pure aveva respinto la domanda cautelare della società lo scorso 12 febbraio. I giudici della prima sezione del Tar di Palermo avevano respinto l’istanza presentata dalla società Ires che chiedeva la sospensione del provvedimento di sgombero della struttura.

Alla luce della decisione dei giudici amministrativi il provvedimento disposto del Comune di Palermo risultava legittimo. L'ordinanza del Comune era stata emessa in base al provvedimento interdittivo della prefettura di Palermo, di quello del questore di Palermo con il quale era stata revocata la licenza e infine di quello del direttore generale del dipartimento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha disposto la decadenza della concessione.

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