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"El Tango" di Herrera per la prima volta a Palermo - Foto

PALERMO. Dopo una fortunata tournée internazionale, debutta per la prima volta a Palermo, l’eleganza del tango di Roberto Herrera, con lo spettacolo El Tango al Teatro Al Massimo  che andrà in scena anche oggi alle 17,15.

Un curriculum stella per il maestro Roberto Herrera che inizia a studiare danze folkloristiche argentine all'età di 8 anni fino a diventare primo ballerino del Ballet Folklorico Nacional Argenetino , diretto da Santiago Ayala "El Chúcaro" e Norma Viola. Negli ultimi anni si è esibito in tutto il mondo e ha insegnato l’arte del Tango e del folklore argentino nei cinque continenti.

Proclamato l’ultimo poeta del tango, in questa tourne, sarà in scena con dieci ballerini argentini e l’orchestra “Lo quevendrà” dal vivo, con un nuovo spettacolo che racconterà del tango e del suo abbraccio universale come testimonianza storica e culturale di un popolo attraverso il secolo appena trascorso. Le coreografie che Herrera ha pensato per la sua Compagnia, dipingono un affresco che racconta l’evoluzione del Tango, la sua storia, un cammino che parte dalle origini quando si chiamava semplicemente musica ciudadana.

Le musiche proposte fanno parte di quei classici legati alle radici di questo ballo che dagli anni ‘40 e ‘50 si potevano ascoltare attraverso i vicoli dei quartieri più caldi della città di Buenos Aires. Un percorso che accompagnerà lo spettatore fino ai giorni nostri, dove l’arrivo è caratterizzato dal Tango Nuevo, un genere che il suo più grande compositore, Astor Piazzolla h a fatto conoscere all’intero pianeta.

El Tango, è uno spettacolo, in due atti, portato in scena da un corpo di ballo di dieci elementi, degli artisti poliedrici ed eclettici che catturano e poi raccontano al pubblico, storie di combattime nti con i coltelli e di forti passioni legate anche a quella cultura della strada che ritroviamo nei testi Evaristo Carriego e Jorge Luis Borges. “El Tango è lo specchio della società-afferma Roberto Herrera, direttore, coreografo e ballerino- è come tale può essere a volte triste, ma a volte molto felice ed allegro. Ho scelto, per il mio spettacolo di mostrare un’altra faccia: quella meno conosciuta͟”.

“Questa rappresentazione –dichiara Rob erto Romanelli  produttore della tournè- è uno spettacolo che raccoglie tutte le sfaccettature di un’arte antica, che oggil'Unesco lo ha dichiarato «Un Bene Culturale Immateriale» patrimonio dell'Umanità. Un genere che viene ballato e cantato non solo in Argentina e in Uruguay, ma in tutto il mondo”.

 

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