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"Paziente morto in sala operatoria", medico rinviato a giudizio a Cefalù

L'Ospedale di Cefalù

PALERMO. Il gup del Tribunale di Termini Imerese, Caludio Bencivinni ha rinviato a giudizio (il processo comincerà il 24 aprile davanti al giudice monocratico) Giovanni Malta, responsabile dell’unità di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Giuseppe Giglio di Cefalù, accusato omicidio colposo.

Secondo l'accusa, Malta “per imprudenza, negligenza ed imperizia” avrebbe commesso il reato di omicidio colposo del paziente Giovanni Giacchi, deceduto ad aprile 2015 in sala operatoria e per occultare le proprie responsabilità avrebbe falsificato la cartella clinica del paziente.

L’inchiesta giudiziaria della Procura di Termini Imerese ha già portato a un anno di sospensione dall’esercizio della professione medica l’ex direttore del reparto.

Nel processo sono state ammesse le costituzioni delle parti civili: la moglie, i figli e le sorelle di Giacchi, difesi dagli avvocati Antonio Terranova e Domenico Emma del Foro di Palermo. “Abbiamo chiamato in causa l’ospedale Giglio di Cefalù, che si è regolarmente costituito, onde chiedere un congruo risarcimento danni, ma – dice l’avvocato Terranova – scopo principale della partecipazione dei parenti nel processo è quello di richiedere giustizia per la perdita del loro caro”.

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