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Bimba di 9 anni fatta prostituire nel Palermitano, i genitori non rispondono ai giudici

PALERMO. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i genitori della bambina di nove anni che avrebbero fatto prostituire. Hanno preferito il silenzio davanti al gip Antonella Consiglio e al pm Chiara Capoluongo.

I fatti si sono svolti in un paese del Palermitano. Oltre alla coppia, martedì scorso sono stati arrestati i due uomini con cui la bambina avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento. I due si sono sottoposti all’interrogatorio e hanno negato ogni accusa. Entrambi hanno ammesso di conoscere la bimba e la sua famiglia e di frequentare la loro casa.

Sia il padre della vittima che i due uomini sono agricoltori. “Ci vedevamo spesso in campagna – hanno detto – anche la bambina ogni tanto veniva a raccogliere pomodori, ma non abbiamo mai avuto rapporti sessuali con lei né con la madre”.

Gli indagati, arrestati dai carabinieri, sono ai domiciliari. L'inchiesta è iniziata dopo la denuncia di un uomo che ha visto in aperta campagna la piccola appartarsi con uno dei due indagati e compiere per due volte atti sessuali. Dalle indagini è emerso che anche la madre organizzava gli incontri a pagamento che alcune volte avvenivano nell'abitazione della coppia e pare che a volte partecipasse anche lei in presenza della figlia.

La minore, ascoltata con l'aiuto di esperti di psicologia infantile, ha confermato le parole del testimone e ha raccontato tutto agli investigatori. Secondo gli inquirenti, le prestazioni venivano pagate tra 5 e 25 euro. La piccola è stata allontanata dalla casa dei genitori e affidata a una casa famiglia.

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