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Palermo, chiesta la confisca del patrimonio degli imprenditori Rappa

PALERMO. Il pm Claudia Ferrari ha chiesto la confisca del patrimonio sequestrato agli imprenditori Rappa, del valore di circa 800 milioni di euro (società, aziende di pubblicità, la televisione Trm e la concessionaria “Nuova sport car”) e la sorveglianza speciale per due anni e mezzo per Vincenzo Corrado (sono invece non più attuali le accuse per Filippo e Gabriele).

Secondo la Procura, i fondi utilizzati da Filippo Rappa e dai figli Vincenzo Corrado e Gabriele sarebbero stati quelli del nonno Vincenzo Rappa, morto a Palermo nel 2009, dopo essere stato condannato per mafia. Il sequestro è quello del 2015, mentre la Cassazione aveva bocciato quelli del 2014.

Secondo la Cassazione, per il primo sequestro era stata utilizzata la nozione di "eredi di fatto", fattispecie non prevista: eredi sono soltanto quelli indicati dal Codice civile. Da qui l'annullamento del provvedimento senza rinvio per i figli di Filippo e con rinvio per il padre. Il secondo provvedimento, invece, era arrivato fuori tempo massimo, e cioè oltre i cinque anni entro i quali le misure patrimoniali possono colpire anche gli eredi. È rimasto, invece, in piedi il terzo sequestro, quello emesso nel febbraio 2015 quando arrivò una nuova misura di prevenzione patrimoniale proposta dalla Procura, che riguardava direttamente Filippo Rappa e i figli Vincenzo Corrado e Gabriele. Gli imprenditori sono considerati “socialmente pericolosi”.

I difensori dei Rappa, gli avvocati Raffaele Bonsignore e Giovanni Di Benedetto, hanno chiesto che gli effetti della sentenza della Cassazione siano estesi anche al terzo sequestro, ma la posizione della Procura su questo è netta: i Rappa sarebbero socialmente pericolosi perché il loro patrimonio sarebbe stato ”sporcato” dall'immissione di capitali illeciti e poi avrebbero organizzato dei passaggi societari affinché i beni del nonno sfuggissero alla scure delle misure di prevenzione.

Ieri un altro sequestro da un milione di euro ha colpito Vincenzo Corrado Rappa e l’ex amministratore giudiziario del patrimonio dei Rappa, Walter Virga, accusati di peculato.

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