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Gentiloni: "Palermo città proiettata al futuro"

PALERMO, 29 GEN - "E' un' occasione per tutti gli italiani cui non sfugge la realtà di una città che ha sofferto e che certamente non ha del tutto superato difficoltà sociali, che è stata anche al centro di lutti, minacce, che è stata in qualche modo costretta a convivere con stereotipi a livello nazionale e internazionale. Ma è una città che sta cambiando, proiettata al futuro. Questa è una occasione per dire grazie Palermo, gli italiani sono orgogliosi di questa città". Così il premier Paolo
Gentiloni intervenendo alla cerimonia d'apertura di "Palermo capitale italiana della cultura 2018' in corso nel teatro Massimo.

"Lo dico perché questo sentimento di rinascita con le straordinarie radici di cultura e di civiltà è un sentimento che fa bene alla Sicilia e all'Italia interna", ha aggiunto il premier.

E ancora: "Guai a rinunciare alla propria storia, né le nostre radici possono essere dei muri per chiuderci fuori dal resto del mondo. Le nostre radici ci consentono al contrario di dialogare con gli altri popoli. Il sentimento di rinascita - ha aggiunto - fa bene alla Sicilia, ma anche all'Italia intera. Dobbiamo investire su questo sentimento. A Palermo si sono sedimentate tutte le culture che l'hanno attraversata. Palermo sa stare al mondo perché non rinnega le proprie radici, la propria identità".

"Fare una grande biblioteca di studi islamici nel nome di Giorgio La Pira a Palermo è un segno di dialogo di cui abbiamo bisogno. Nel Mediterraneo in questo momento sembra traballare l'ordine garantito", ha aggiunto Gentiloni annunciando lo stanziamento di fondi Cipe per la realizzazione della biblioteca.

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