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Palermo, omicidio Filippello: restano liberi due indagati

Tribunale di Palermo

PALERMO. Restano liberi Salvatore e Vincenzo Di Pisa, due fratelli di Prizzi accusati dell’omicidio di Giuseppe Filippello assassinato nel 1993 a Palazzo Adriano. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura contro la decisione del tribunale del Riesame di scarcerare i due indagati finiti in cella a luglio scorso. I Di Pisa erano difesi dagli avvocati Enrico Sanseverino e Salvo Priola.

Un cold case, quello dell’omicidio Filippello, che sembrava risolto dopo venticinque anni e che invece si riapre. La vittima stava rientrando a casa quando i killer gli spararono un colpo di fucile al petto. Rosalia Di Pisa, sorella dei due indagati intercettata, mentre era in caserma insieme ai fratelli per essere interrogata, disse: «A Filippello tu lo isti ad ammazzari. A quello l’ha fatto girare e gli ha sparato... il bello è che il motivo lo avevano... due giorni prima era successo quello che era successo... più di una volta lo avevano minacciato a quello».

Titolari di una concessionaria di auto i Di Pisa, secondo l'accusa, ritenevano la vittima l’autore del danneggiamento di 11 loro vetture. Ma gli indizi raccolti dai pm non sono stati ritenuti sufficienti per la conferma del carcere.

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