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Minorenne costretta a prostituirsi a Palermo: assolti tre presunti clienti, un rinvio a giudizio

Tribunale di Palermo

PALERMO. Sono stati assolti dal gup di Palermo tre presunti clienti dell'ex fidanzata di Dario Nicolicchia, arrestato a marzo 2016 e accusato di aver fatto prostituire la ragazza quando era minorenne. E’ stato invece rinviato a giudizio – il processo comincerà il 21 maggio davanti alla quinta sezione del Tribunale di Palermo – il titolare di un sexy shop accusato di aver avuto rapporti a pagamento con la minore. Si sono costituite parte civile, con l’assistenza degli avvocati Michele Palazzolo e Toni Palazzotto, la vittima e la madre della ragazza.

Nicolicchia è stato condannato a nove anni a giugno scorso (è in corso il processo d’appello). Furono condannati anche l'assistente capo della polizia Dario Pandolfini accusato di aver fatto da tramite tra Nicolicchia, l’ex della donna, e altri clienti, così come il proprietario del sexy shop, già condannato a 4 anni per favoreggiamento della prostituzione minorile.

Nicolicchia - secondo gli inquirenti - sarebbe riuscito a persuadere una ragazza, una studentessa palermitana sedicenne all’epoca dei fatti, avvenuti nel 2013, ad avere rapporti sessuali a pagamento. Nicolicchia avrebbe aperto una pagina Facebook, per attrarre clienti con inviti espliciti. La ragazza ha raccontato che tutte le volte in cui manifestava l’intenzione di smettere, l’uomo riusciva convincerla a continuare l’attività di prostituzione, attraverso pressioni psicologiche.

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